In questo mese di ottobre, dedicato alla campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno, promossa dalla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), Montallegro ha implementato la propria struttura diagnostica dedicata alla senologia con un nuovo ecografo MyLabTMX8 Esaote (che comprende due sonde mammarie e una vaginale) e un mammografo Hologic Selenia dimensions 3D che consente l’analisi in tomosintesi.

L’ecografo MyLabTMX8 è prodotto dal Gruppo Esaote, uno dei principali produttori mondiali di apparecchiature biomedicali con con sede a Genova e società controllate in Olanda, negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Spagna, Cina, Messico e India. L’azienda è presente in oltre 80 Paesi del mondo.

Marco Mugnaini

Del modernissimo ecografo parliamo con Marco Mugnaini, laureato in Ingegneria elettronica all’Università di Firenze, dal gennaio 2016 Italy country business director di Esaote, azienda in cui lavora da quasi 21 anni.

– Ingegnere, è noto che i tumori della mammella rappresentano il 30% delle neoplasie femminili, cioè sono la neoplasia più frequentemente diagnosticata tra le donne in tutte le fasce di età a livello mondiale. Voi, con le vostre apparecchiature, lavorate sulla diagnosi precoce…

«Gli specialisti in senologia ci dicono che quei tumori, se diagnosticati per tempo non risultano letali e che la diagnosi precoce con un approccio multimodale, basato su un esame clinico e ulteriori accertamenti diagnostici di imaging senologico, sta diventando sempre più importante per rilevare la malattia in stadio iniziale e diminuire la mortalità. L’ecografia mammaria, insieme alla mammografia, alla tomosintesi e alla risonanza magnetica, giocano un ruolo cruciale nella prevenzione secondaria».

– In questa vostra continua ricerca di soluzioni innovative, all’interno della proposta di Esaote per l’ecografia senologica si inserisce il MyLabTMX8, cioè l’ecografo acquisito da Montallegro.

«È così: l’ecografo MyLabTMX8 di Esaote è un ecografo di ultima generazione, di fascia alta, multidisciplinare, progettato per facilitare il lavoro di routine degli operatori, grazie a un’interfaccia estremamente intuitiva e un design ergonomico. Integra un Monitor IPS full HD LED WideView, dotato quindi di tecnologie di ultima generazione, che garantisce la migliore definizione dei dettagli anche a modalità schermo intero, oltre a un ampio touchscreen multifunzione tipo tablet per un’immediata facilità d’uso. Presenta inoltre tecnologie avanzate e funzioni automatiche, come easyMode, easyColor, touch-tool brevettati ed esclusivi per ottimizzazione dell’immagine veloce e semplice, dimostrando un elevato livello di qualità d’immagine senza compromettere il flusso di lavoro o l’efficienza diagnostica».

– Parliamo delle caratteristiche di cui si “accorge” l’operatore a tutto vantaggio della diagnosi...

«I trasduttori iQ (il “trasduttore” – generalmente detto “sonda” – è il componente che serve a trasmettere e ricevere gli ultrasuoni per poi visualizzare l’immagine anatomica oggetto dell’indagine diafgnostica sullo schermo dell’ecografo, n.d.r.) di Esaote sono stati progettati utilizzando le tecnologie più avanzate in termini di materiali costruttivi ed ergonomia; il dipartimento di ricerca e sviluppo dedicato ha l’obiettivo di soddisfare le richieste sempre più esigenti dell’attuale settore sanitario: le sonde anche in applicazione senologica risultano leggere e dotate di design appleprobe, un sistema ergonomico che riduce al minimo lo stress fisico anche durante le sessioni più lunghe. Inoltre, presentano un elevato livello di risoluzione, spaziale e di contrasto, per una maggior precisione e attenzione al dettaglio durante l’esame».

– Per cosa viene soprattutto utilizzato questo ecografo?

«MyLabTMX8 è un prodotto adatto per l’utilizzo in ambito senologico, grazie inoltre a tecnologie avanzate di imaging ecografico quali MicroV, tecnologia per lo studio emodinamico del seno a elevata precisione e sensibilità, elastosonografia, che identifica in maniera non invasiva il grado di elasticità dei tessuti in esame ed easy Follow-up, per un approccio di imaging senologico ecografico multimodale».

– Questo ecografo ha un’elevatissima capacità di studio della microvascolarizzazione, vero?

«Per individuare la vascolarizzazione delle lesioni, gli operatori impiegano regolarmente diversi tipi di tecnologie. L’individuazione e la diagnosi di una patologia in ambito senologico, in rapporto alla visualizzazione del flusso a bassa velocità, senza alcuna interferenza da parte delle strutture iperecogene (così si definisce la proprietà di una struttura solida, come un nodulo, di riflettere in notevole quantità gli ultrasuoni rispetto al tessuto circostante, n.d.r.) e artefatti di movimento, rappresentano tuttora una sfida piuttosto ardua. MicroV è l’innovativa tecnologia di Esaote dotata di una sensibilità senza precedenti, capace di rilevare anche i vasi più piccoli e i flussi più lenti, separando in modo efficace i segnali di flusso dai rumori di fondo e dagli artefatti di movimento dei tessuti. Grazie a un algoritmo specifico, questa tecnologia doppler consente di eseguire una valutazione emodinamica (cioè lo studio del movimento del sangue nei vasi, n.d.r.) avanzata con elevata sensibilità ed elevata risoluzione spaziale».

– Ma non è l’unica caratteristica: avete puntato, come lei accennava prima, sull’elastosonografia senologica. Che cosa significa, anche per il profano?

«Lo scoring – diciamo così “la valutazione del punteggio” – dell’elasticità del seno è uno dei passaggi più importanti nella rilevazione e caratterizzazione della patologia mammaria. Oltre alla palpazione manuale, eseguita negli anni come procedura standard per la caratterizzazione dei tessuti e che ha permesso la rilevazione di varie patologie, accompagnate da cambiamenti nell’elasticità dei tessuti coinvolti, l’elastosonografia è diventata la modalità di imaging complementare per la visualizzazione, lo scoring e l’analisi del tessuto mammario e dell’elasticità delle lesioni in esame, una palpazione virtuale 2.0 insomma. La tecnologia ElaXto di Esaote è basata su approccio elastosonografico strain, combina i vantaggi dell’utilizzo dell’ecografia con quelli della manovra di palpazione, fornendo una valutazione in tempo reale e non invasiva dell’elasticità dei tessuti, grazie a una mappatura qualitativa dell’elasticità codificata a colori».

– Un’altra fondamentale caratteristica è quella che definite “easy Follow-up”, cioè la facilità di confronto tra l’esame in corso e quelli precedenti…

«L’approccio multimodale, applicato alla diagnostica per immagini, si traduce nella possibilità, per l’operatore, di avere sempre sott’occhio, nello stesso momento e su uno stesso schermo, gli esami precedenti del paziente (di primo e secondo livello, provenienti da fonte esterna o da PACS – cioè il sistema di archiviazione e trasmissione di immagini – ospedaliero) e l’esame ecografico in corso, aspetto importante sia in fase diagnostica sia in fase di scelta della terapia o del trattamento chirurgico più efficace, sia in fase di controllo e follow-up. La funzione easy Follow up permette di visualizzare sul monitor e sul touch-screen del sistema l’esame ecografico, in qualunque modalità di visualizzazione, confrontandolo in tempo reale con indagini ecografiche di archivio, memorizzate in un’acquisizione precedente, eseguite anche altrove. La visualizzazione dell’esame in corso, comparato con immagini precedenti, supporta l’operatore nella complessa fase di identificazione e comparazione delle immagini, senza distogliere lo sguardo dall’indagine ecografica in corso e senza perdere il contatto con il paziente».

Leggi anche:

3D, ultima generazione della mammografia, intervista alla dottoressa Nicoletta Gandolfo

La mammografia con tomosintesi 3D, intervista all’ing. Enrico Tedesco

I progressi nella cura del tumore al seno, intervista al dott. Giuseppe Canavese

Scritto da:

Mario Bottaro

Giornalista.