Ambulatoria di fisiopatologia digestiva – diagnostica

Ambulatoria di fisiopatologia digestiva – diagnostica

Manometria esofagea

Permette di studiare i movimenti e le variazioni di pressione dell’esofago, mediante un catetere del diametro di 2,9 mm.; è dotato di otto sensori che trasmettono i dati manometrici a un computer che li elabora.
In sostanza, analizzando le variazioni di pressione nei diversi segmenti dell’esofago a seguito degli atti deglutitori, valuta le contrazioni dell’organo e le corrette chiusura e apertura degli sfinteri esofagei, due valvole localizzate tra esofago e faringe (superiore) e tra esofago e stomaco (inferiore).
L’esame dura circa 20 minuti, non è doloroso ed è sicuro.
Si svolge posizionando un piccolo catetere nell’esofago, passando attraverso il naso.
Prima di eseguire l’esame il Paziente deve sospendere l’assunzione dei farmaci che influenzano la motilità intestinale e deve presentarsi a digiuno
La manometria esofagea è indicata per:

  • i Pazienti con difficoltà alla deglutizione;
  • i Pazienti con dolore toracico non di origine cardiaca;
  • i Pazienti affetti da malattie sistemiche per i quali si vuole evidenziare l’interessamento dell’esofago (es. collagenopatie);
  • i Pazienti affetti da malattia da reflusso gastroesofageo;
  • prima dell’esecuzione della pHmetria esofagea per precisare la localizzazione del LES (dall’inglese Lower Esophageal Sphincter = sfintere esofageo inferiore);
  • per lo studio dello sfintere esofageo superiore (UES, dall’inglese Upper Esophageal Sphincter) e inferiore (LES);
  • in preparazione a interventi per obesità patologica che possano interessare il giunto gastroesofageo.

PH-impedenziometria esofago-gastrica delle 24 ore

Consente di valutare non solo i reflussi acidi, ma anche quelli non acidi o gassosi che risalgono dallo stomaco nell’esofago.
Permette, cioè, di valutare il pH e l’impedenza elettrica al passaggio del bolo in esofago e in questo modo di individuare tutti gli episodi di reflusso (acido o alcalino) e la loro natura: liquida, gassosa o mista.
Questo esame è importante perché recenti studi hanno evidenziato che nella malattia da reflusso gastro-esofageo una parte consistente dei reflussi non sono acidi e non rispondono, pertanto, alle terapie più comunemente prescritte.
L’esame dura 24 ore: passando attraverso il naso si posiziona nell’esofago un piccolo catetere collegato a un registratore esterno portatile.
Il Paziente deve essere a digiuno da 4 ore prima dell’esame.
L’esame non è doloroso ed è sicuro.
Sette giorni prima dell’esecuzione dell’esame il Paziente deve sospendere l’assunzione dei farmaci “gastroprotettori” (inibitori di pompa protonica) e tre giorni prima dell’esame dei farmaci procinetici.
Questo esame è indicato nella diagnosi della malattia da reflusso gastro-esofageo e in particolare:

  • nei Pazienti resistenti alla terapia con farmaci della famiglia degli inibitori di pompa protonica;
  • nei Pazienti con sintomi atipici (dolore toracico, tosse secca e stizzosa, alterazioni del gusto,…);
  • nei Pazienti candidati a intervento chirurgico per malattia da reflusso gastro-esofageo.

Breath test

I Breath test sono un insieme di test basati sull’analisi dell’espirato.
Per ciò che concerne l’applicazione nel campo medico il test del respiro (in inglese breath test) rappresenta una tipologia di esami non invasivi grazie ai quali si possono diagnosticare intolleranze alimentari (e.g. lattosio, lattulosio, fruttosio) o la presenza del batterio Helicobacter pylori.

Si eseguono:

  • Breath test con lattosio “test del respiro” per lo studio dell’intolleranza al lattosio.
  • Breath test con lattulosio per la diagnosi di sovra crescita batterica del piccolo intestino.
  • Breath test con glucosio per la diagnosi di maldigestione.

Manometria anorettale

Questo esame valuta le pressioni e il funzionamento dello sfintere anale e la sensibilità dell’ampolla rettale.
È indicato nei Pazienti affetti da stipsi, incontinenza fecale, ragade anale, prolasso rettale, emorroidi, dolore anale, lesioni neurologiche non facilmente definibili.
È inoltre indicato prima degli interventi chirurgici proctologici.
L’esame dura circa 15 minuti e si esegue posizionando nel canale anale un piccolo catetere a palloncino a 8 canali di perfusione.
Non necessitano preparazione intestinale o variazioni terapeutiche.

Domande frequenti

Quale è la preparazione per la gastroscopia?
È sufficiente il digiuno assoluto da almeno 6 ore.

In caso di diagnosi di esofagite, dopo quanto tempo è necessaria l’endoscopia di controllo?
Quando al riscontro endoscopico di esofagite si associa la diagnosi endoscopica-istologica di esofago di Barrett, si suggeriscono controlli ravvicinati (entro 1-2 anni).

Che cosa è la pseudo-poliposi gastrica?
È noto che nello stomaco di alcuni Pazienti in terapia per lungo tempo con IPP (inibitori della pompa protonica, i farmaci più comunemente utilizzati nella patologia da reflusso, nelle gastroduodenite, nelle ulcere peptiche e nella prevenzione del sanguinamento gastroduodenale in corso di terapia anticoagulante o antiaggregante) possono formarsi dei piccoli polipi. Questi polipi, istologicamente di tipo cistico-reattivo, non hanno alcun significato precanceroso o “a rischio”.

Fisiopatologia digestiva – Paola Cognein