Visita specialistica

Visita specialistica

Anamnesi (cioè l’esame delle notizie sanitarie che riguardano il Paziente) ed esame obiettivo (cioè le manovre diagnostiche che competono al medico) rappresentano i momenti principali della visita gastroenterologica, come di qualsiasi valutazione specialistica.
Fra le situazioni che il Paziente deve segnalare al Medico nel corso della visita:

  • pirosi epigastrica e retrosternale (= bruciore alla bocca dello stomaco o dietro lo sterno): è un sintomo di reflusso gastro-esofageo;
  • disfagia (= difficoltà a deglutire cibi solidi o liquidi): è espressione di numerose malattie funzionali o organiche dell’esofago;
  • dispepsia (= cattiva digestione): può essere dovuta a un difetto dello svuotamento dello stomaco (es. in corso di gastrite) o a malfunzionamento del fegato;
  • meteorismo (= aumento della quantità di gas presente all’interno dell’intestino); le cause sono molteplici: da una scorretta alimentazione (consumo di cibi “fermentanti”), a un’alterazione della normale flora batterica intestinale, a malattie infiammatorie intestinali che causano un difficoltoso transito e assorbimento di cibi nell’intestino;
  • stipsi (= difficoltà a svuotare l’intestino); è un sintomo conosciuto da tutti, ma spesso trascurato; può essere soltanto espressione di un disturbo funzionale (“intestino pigro”), ma può anche nascondere patologie gravi come i tumori del colon; durata della stipsi, tempo di insorgenza e caratteristiche delle feci sono argomenti su cui il Gastroenterologo formula domande nel corso della visita;
  • diarrea (= accelerato e frequente svuotamento): è un sintomo che spinge molto spesso il Paziente dal Gastroenterologo; la corretta definizione di diarrea prevede più di tre evacuazioni al giorno, con feci liquide o poco formate; è espressione di innumerevoli patologie, ma spesso dipende solo da un disturbo funzionale (es. la sindrome da colon irritabile);
  • proctorragia (= emissione di sangue dal retto): è un sintomo che non deve essere tralasciato e merita approfondimenti diagnostici.

La valutazione globale del quadro clinico del paziente è compito del Gastroenterologo, considerando l’anamnesi famigliare, l’anamnesi fisiologica e la storia clinica comprese le comorbilità (cioè la presenza di più patologie diverse) presenti o passate. La visita gastroenterologica, dopo il colloquio con il Paziente, viene completata dall’esame obiettivo. Solo a quel punto potranno essere ipotizzati eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici.

Domande frequenti

La visita gastroenterologica comprende anche l’esecuzione di procedure endoscopiche?
In genere l’indicazione a sottoporre il Paziente a ulteriori indagini (laboratoristiche, radiologiche, endoscopiche...) viene stabilita al termine della visita tenendo necessariamente conto di eventuli recenti indagini già eseguite dal Paziente. Occorre ricordare che la maggior parte delle indagini strumentali in ambito gastroenterologico richiedono il digiuno e/o una preparazione specifica.