Endoscopia dell’alta via escretrice

Endoscopia dell’alta via escretrice

L’ureterorenoscopia è un esame strumentale che consente di studiare “visivamente” la via escretrice superiore grazie a uno strumento a fibre ottiche, chiamato ureterorenoscopio, che viene introdotto attraverso l’uretra, la vescica e l’ostio ureterale; viene fatto progredire lungo l’uretere e permette di visualizzarne il lume e la parete.
Viene eseguita in caso di sospetto di malattia dell’uretere o delle vie escretrici del rene.
Può evidenziare la presenza di neoplasie, calcoli o restringimenti del calibro dell’uretere.
Grazie ad apposite strumentazioni può diventare operativa permettendo l’esecuzione di biopsie, la frammentazione e l’asportazione di calcoli e il posizionamento di cateteri ureterali interni (stent) che favoriscono il deflusso dell’urina.
Lo strumento flessibile permette di effettuare la frammentazione e l’asportazione di grossi calcoli situati all’interno del rene, evitando così interventi più invasivi come la nefrolitototrissia percutanea o interventi a cielo aperto.
Quindi, oltre a un efficace ausilio diagnostico, l’ureterorenoscopia rappresenta un’importante opzione terapeutica di tipo conservativo.
Viene effettuata in sedazione e ha durata variabile: 15’-30’ minuti se diagnostica, fino a 2 ore se operativa.

Domande frequenti

Quanti giorni dura il ricovero per un'ureteroscopia?
Questa procedura viene eseguita in sedazione: perciò è necessario il ricovero solitamente limitato a un solo giorno (day surgery) in caso di ureteroscopia diagnostica, mentre può essere necessario il prolungamento del ricovero per una notte in caso di ureteroscopia operativa.
Per ridurre il rischio di bruciore durante la minzione al termine della procedura viene posizionato un catetere vescicale che è necessario mantenere per qualche ora.
La dimissione è possibile quando, dopo la rimozione del catetere vescicale, la minzione riprende regolarmente.

Quali attività si possono fare con uno stent ureterale?
Dopo la dimissione si possono riprendere le normali attività quotidiane, compresi i viaggi in aereo, anche se durante la procedura è stato posizionato uno stent ureterale.
Viene consigliato solo di aumentare l’apporto idrico e di non ritardare la minzione quando subentra lo stimolo.