Pancolonscopia diagnostica e/o operativa

Pancolonscopia diagnostica e/o operativa

La colonscopia è una procedura che consente l’esplorazione dall’interno dell’intestino alla ricerca di eventuali lesioni.

Il colonscopio è un tubo flessibile, di 9-10 mm di diametro che, introdotto attraverso il canale anale, viene fatto progredire lungo tutto l’intestino crasso, fino al cieco. Grazie alla minuscola telecamera di cui lo strumento è dotato è possibile eseguire una videoregistrazione e/o scattare foto nel corso dell’esame. Con il colonscopio è possibile inoltre prelevare campioni di tessuto da esaminare o in alcuni casi asportare dei polipi (colonscopia operativa).

La colonscopia in genere non è un’indagine dolorosa, ma – anche per la conformazione anatomica dell’intestino – provoca un certo fastidio a causa dell’aria insufflata attraverso lo strumento allo scopo di distendere il viscere e facilitare la progressione della sonda. Per rendere l’esame meno sgradevole, possono essere somministrati farmaci spasmolitici o blandi sedativi.

Prima dell’esame è indispensabile seguire scrupolosamente le istruzioni fornite per la preparazione: una perfetta pulizia dell’intestino è fondamentale per un’osservazione ottimale dei tratti da valutare. In caso di scarsa pulizia intestinale, è possibile che si renda necessario rinviare l’esame e ripetere la pulizia in modo più scrupoloso.

Lo strumento viene introdotto attraverso l’ano e fatto proseguire, possibilmente, fino alla parte destra del grosso intestino (cieco). Le possibilità di successo dipendono dalle condizioni di pulizia, dalla conformazione anatomica (un intestino lungo e tortuoso può non essere completamente esplorabile) e dalla collaborazione del Paziente.

Durante l’esame viene introdotta aria nell’intestino, per distendere le pareti e ottenere una visione ottimale: questa manovra può risultare fastidiosa. È possibile che il Paziente abbia necessità di dover “scaricare” aria, avverta gonfiore all’addome o un po’ di dolore.

La percentuale di complicanze della colonscopia solo diagnostica è molto bassa; sono tuttavia possibili perforazioni della parete intestinale, soprattutto in Pazienti affetti da malattia diverticolare del colon.

Una delle patologie di più frequente riscontro durante l’esame endoscopico del grosso intestino è la presenza di polipi, vale a dire piccole masse aggettanti all’interno del viscere. I polipi sono dei tumori benigni dell’intestino che hanno tendenza ad accrescersi nel tempo, a produrre sanguinamento e possono soprattutto tramutarsi in neoplasie maligne. Per questo motivo è necessario asportarli: molto spesso è possibile eseguire l’intervento durante la colonscopia. La polipectomia (cioè la rimozione del polipo) può essere eseguita in tutti i Pazienti che abbiano una coagulazione normale, eccetto i portatori di pace-maker.

La polipectomia è una procedura invasiva, può venire assimilata a un intervento chirurgico e comportare dei rischi.

Domande frequenti

Quale è la differenza fra colonscopia endoscopica e colonscopia virtuale? La colonscopia virtuale è una metodica radiologica che consente la visione del colon mediante la ricostruzione con metodica TAC dedicata delle immagini ottenute. La colonscopia endoscopica consente invece l’esplorazione diretta del retto-colon e permette perciò anche l’esecuzione di eventuali biopsie, asportazione di polipi, dilatazione di stenosi, posizionamenti di endoprotesi, arresto di sanguinamenti, etc. A che età (e per quali motivi) è consigliabile sottoporsi a colonscopia e dopo quanto tempo è opportuno ripetere la valutazione? Da che età e ogni quanto tempo è opportuno sottoporsi a colonscopia per la prevenzione dei tumori del colon? Intorno ai 50 anni nei Paziente asintomatici e con famigliarità di I grado negativa per polipi o neoplasie del retto-colon e pertanto a scopo preventivo. L’età viene anticipata in base alla presenza di eventuale sintomatologia clinica (alterazioni dell’alvo, dolori addominali, sanguinamento...) o in caso di familiarità positiva. Se la colonscopia di prevenzione risulta negativa per polipi rettocolici, è utile programmare il successivo controllo (salvo diversa indicazione) dopo 5 anni. Utile invece il controllo dopo 1-2 anni nei Pazienti sottoposti a polipectomia endoscopica e, in caso di successiva assenza di polipi, ogni 3-5 anni Quali rischi presenta la colonscopia? La colonscopia, pur essendo una procedura invasiva, appare estremamente utile in chiave sia diagnostica sia terapeutica, anche per poter prevenire in maniera significativa l’insorgenza dei tumori rettocolici. La complicanza perforativa è un evento avverso estremamente raro. In caso di biopsie o polipectomia endoscopica possono verificarsi effetti emorragici conseguenti alla procedura, fortunatamente risovibili nella maggior parte dei casi sia con l’utilizzo di tecniche endoscopiche di emostasi applicabili contestualmente, sia con terapia medica di supporto. Quale preparazione è necessaria per eseguire una colonscopia? Nei tre giorni che precedono l’esame deve essere osservata una dieta priva di scorie: NO pane, pasta, altri alimenti integrali, frutta e verdura (compresi legumi e cereali). Da evitare anche i latticini (latte, yogurt e formaggi). SÌ uova, carni rosse o bianche (meglio se tritate), pesce, brodo, spremute e succhi di frutta passati, omogeneizzati e (poco) pane non integrale. Il giorno prima dell’esame, dieta liquida: acqua, the, brodo di dado, camomilla, tisane, zucchero, miele, succo di frutta senza polpa, bevande analcoliche. In questa giornata deve essere anche eseguita la preparazione intestinale con un lassativo osmotico. In commercio esistono diversi prodotti; a titolo esemplificativo viene proposta quella con “Citrafleet”, abitualmente ben tollerata:
  • miscelare una bustina di Citrafleet in un bicchiere d’acqua (150 ml): si ottiene una soluzione torbida che va bevuta subito dopo essere stata preparata;
  • nelle successive 4 ore bere 250 ml di acqua all’ora. Questa procedura va ripetuta due volte.
Se l’esame è eseguito al mattino, le due buste di Citrafleet vanno bevute rispettivamente alle 10 e alle 16 del giorno precedente. Se l’esame è eseguito al pomeriggio, una busta va assunta alle ore 16 del giorno precedente e una busta alle ore 7 del giorno stesso. In ogni caso è importante bere abbondantemente dopo ogni busta di lassativo. Il giorno dell’esame occorre rimanere a digiuno.

Colonscopia diagnostica e operativa – Paolo Massa