Francesco Berti Riboli, ad di Montallegro, ripercorre lo stretto legame che unisce San Martino e Montallegro

Il 1° giugno 2002, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, oltre 400 persone assisterono al convegno medico scientifico “What’s new in”, per quello che fu il principale evento nell’ambito dei “festeggiamenti” per i primi 50 anni di Montallegro. In quella sede, Francescopaolo Mattioli, uno dei grandi maestri della Chirurgia genovese, scomparso nel 2021, ricordò le figure che più caratterizzarono la chirurgia generale a Genova, delineando, già allora, il forte legame che intercorre tra l’IRCCS Policlinico San Martino e Montallegro.

Montallegro ha festeggiato nel 2022 i 70 anni di attività; nel 2023 l’Ospedale San Martino celebra “Cent’anni di cura” nella sua nuova sede, pur essendo ben 600 gli anni al servizio della salute dei genovesi (e non solo), come ben visibile sulla facciata del palazzo dell’Amministrazione. Il San Martino nacque infatti 100 anni fa per sostituire il Pammatone, diventato inadeguato per le esigenze assistenziali della popolazione.

Con Francesco Berti Riboli, ad di Montallegro, ripercorriamo questo legame, cominciando proprio da quell’appuntamento del 2002.

«In quella giornata, che ebbe come sottotitolo “Gli uomini di una storia”, ospitammo, specialità per specialità, una serie di importanti contributi. Ricordo, tra gli altri, gli interventi del professor Alberto Marmont di Haut Champ, “padre” del trapianto di midollo, ideatore del brand “What’s new in…” e promotore dell’evento e del professor Francesco Pipino, arrivato nel 1994 in cattedra di ortopedia a Genova. In quell’occasione, personalmente ricordai la storia dei più grandi urologi italiani, su tutti il professor Giorgio Nicolich, creatore della scuola genovese e il mio maestro, professor Luciano Giuliani.
Il professor Francescopaolo Mattioli ripercorse invece la storia della chirurgia genovese, che fu spunto anche per un articolo dal titolo “ Chirurghi dell’Ateneo genovese“. Molti di questi erano cattedratici o primari di San Martino. In particolare, ricordo i professori Edmondo Malan, Luigi Stropeni, Mario Agrifoglio, Mario Battezzati, ma anche alcuni primari del Galliera come Vernetti e Gemma».

– Oggi come allora, il legame tra Montallegro e San Martino è molto forte.
«Molti dei professionisti di San Martino scelgono Montallegro per la loro libera professione. Per la chirurgia generale penso a Franco De Cian, Gianni Camerini e Marco Amisano, per l’ortopedia a Federico Santolini e Matteo Formica, per l’urologia a Carlo Terrone, per la radiologia a Giuseppe Cittadini, per l’otorinolaringoiatria a Giorgio Peretti, per la cardiologia a Italo Porto. E ovviamente anche al direttore della Clinica di malattie infettive, Matteo Bassetti, al Direttore della U.O. Clinica di chirurgia vascolare ed endovascolare Giovanni Pratesi e al prof GianLuigi Zona, direttore della neurochirurgia. E poi – mi scuso in anticipo se ometterò di citare tanti colleghi frequentatori – limitandomi a citare i radiologi Buscaglia, Casaleggio e Monetti e il cardiologo Bezante. Sono tutti professionisti la cui autorevolezza è indiscutibile e che garantiscono anche in Montallegro l’eccellenza delle cure».

Nuovo Blocco Operatorio IRCCS Policlinico San Martino

– Negli ultimi anni, se possibile, si è verificata un’ulteriore sinergia.
«San Martino compie 100 anni nella nuova sede, confermandosi tra gli ospedali più significativi d’Italia, pur segnato in questo anno di celebrazioni dall’improvvisa perdita di un manager come Salvatore Giuffrida, che lo aveva guidato con successo negli ultimi anni. Durante la sua direzione, c’è stato un forte avvicinamento tra le due realtà, mosso anche da una reciproca stima personale. Insieme abbiamo affrontato e cercato di risolvere una serie di situazioni, certi della sinergia fruttuosa che deve intercorrere tra pubblico e privato. Ricordo poi con grande affetto la disponibilità dimostrata da Giuffrida e il suo staff, in particolare i professori Giancarlo Icardi e Paolo Durando, di ospitare tutti i dipendenti Montallegro per la vaccinazione all’inizio del 2021. La vicinanza con San Martino è tuttora forte, anche grazie all’ottimo rapporto con il suo direttore generale Marco Damonte Prioli e allo staff sanitario e scientifico guidati da Gianni Orengo e Antonio Uccelli. E ancora, importante nella propria operatività all’interno dell’organismo interno di Villa Montallegro dedicato al risk management, il professor Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei Medici di Genova e tanti altri che ci supportano».

Qual è l’augurio per i 100 anni del San Martino?
«Il mio augurio al San Martino – dove ho studiato, mi sono formato come medico (e uomo) e ho lavorato come assistente in Clinica urologica – di continuare a coniugare con successo il grande impegno che un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) come il San Martino profonde nella ricerca e nella formazione e la competenza ed efficacia clinica nell’interesse dei pazienti che a esso si affidano, soprattutto per prestazioni di alta complessità e in regime di urgenza. Questi due, a mio parere, sono gli ambiti che devono caratterizzare i percorsi di grandi istituzioni come il San Martino: sono certo che il nostro ospedale continuerà a farlo con grandi competenze e organizzazione».

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Redazione