Citologia esfoliativa cervico-vaginale (pap test)

Citologia esfoliativa cervico-vaginale (pap test)
È la valutazione delle cellule, normali o potenzialmente patologiche, provenienti per desquamazione da diversi organi corporei, che vengono raccolte, trattate (fissazione, colorazione, etc.) e poi analizzate.
Generalmente si tratta di cellule superficiali, epiteliali ma anche di altra origine.
Il ricambio cellulare sta alla base del fenomeno della desquamazione, nell’ambito di un continuo rinnovo fisiologico di tessuti e organi. La velocità di questa situazione è variabile in relazione alla sede anatomica e quindi alle caratteristiche (anche metaboliche) del tessuto di riferimento.
Si possono perciò raccogliere le cellule “cadute” in recessi (es. fornici vaginali), ovvero se ne può indurre l’esfoliazione (lavaggio, asportazione meccanica).
Tenendo in considerazione i possibili rischi di condizionamento del valore diagnostico derivanti da inconvenienti tecnici (modalità di prelievo, utilizzo di prodotti e metodiche di colorazione), i vantaggi sono costituiti dal fatto che si tratta di procedure di esecuzione rapida, di ridotta invasività, di facili allestimento e ripetibilità con buone potenzialità di utilità per il clinico dal punto di vista:

  • diagnostico (può essere avviato l’iter diagnostico con un discreto grado di sensibilità e di specificità su malattie non sospettate),
  • di supporto per indirizzare l’esecuzione di una successiva biopsia tissutale,
  • di routine o di screening,
  • di follow up su eventuali terapie eseguite.

Può presentare alcuni limiti:

  • soggettività nella valutazione dei dati (discordanza tra osservatori),
  • non è considerabile per una diagnosi finale,
  • non consente una diagnosi eziologica (natura e complessità delle lesioni).

Fra i distretti interessati ricordiamo:

  • cervice uterina (Pap test da Papanicolau, il Medico greco che ha scoperto la metodica),
  • cavo orale e labbra (con brushing).