Bebe Vio (22 anni il prossimo 4 marzo) è qualcosa di più una campionessa. Bebe Vio, la schermitrice paralimpica più forte del mondo, è un inno alla vita, al non arrendersi mai e al battersi per conquistare i propri sogni anche quando il destino ti rende l’impresa impossibile. A undici anni quella che oggi è un’icona sportiva mondiale, viene colpita da una meningite fulminante, l’infezione si estende a tal punto che i medici non possono far altro che amputare gambe e braccia. Il suo calvario dura tre anni e mezzo di degenza in ospedale con sedute di fisioterapia infinite che non piegano la sua enorme volontà. Perché Bebe Vio lotta e appena riesce a rientrare in palestra, ricomincia ad allenarsi fino ad arrivare alla sua prima Olimpiade, i XV Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro del 2016. In Brasile vince l’oro individuale e il bronzo a squadre, la perfetta conclusione di un ciclo con tre ori mondiali e sei medaglie agli Europei. Il mondo la celebra, l’Italia le conferisce tutte le più alte onorificenze: dal collare d’oro alla medaglia d’oro al valore atletico, poi arriva la notorietà del grande pubblico con tante apparizioni in tv in cui racconta la sua storia. Un’ondata di popolarità che non ha cambiato questa ragazza veneta dalla storia incredibile e dal sorriso contagioso.

Vedi il video con l’intervista completa.

– Bebe Vio la prossima sfida è Tokyo 2020?
«Sì e conto i giorni che mancano. I prossimi due anni saranno lunghi con i Mondiali, gli Europei e dodici tappe di Coppa del Mondo».

– Negli ultimi mesi ti sei avvicinata all’atletica leggera, solo una passione?
«È vero mi piace, ma la uso solo per migliorare nella scherma, non ho alcun altro obiettivo sulle piste».

– In passato hai detto che avresti voluto allontanarti un po’ dalla luci della ribalta, ci sei riuscita?
«Direi proprio di sì, sono molto meno in giro. L’ho fatto per potermi concentrare sullo studio, ho iniziato l’Università negli Stati Uniti e lì nessuno sa chi sono, anche le mie compagne di casa sanno solo che pratico scherma e niente di più. Sto vivendo quasi una doppia vita e lo trovo molto bello, mi sono creata un bell’equilibrio».

– Studio e sport possono quindi andare di pari passo?
«È faticoso conciliare tutto ma se ti organizzi puoi farcela. Ho trovato un’Università che viene incontro alle mie esigenze sportive così se gli esami coincidono con una mia trasferta con la Nazionale, invece di doverli saltare, posso programmarli in un momento diverso».

– Quanto conta l’alimentazione nei tuoi successi?
«Molto, è importante mangiare bene ed è per questo che vengo seguita da un nutrizionista, un professionista bravissimo che riesce a indirizzarmi verso i cibi giusti per la pratica sportiva e non solo».

– Cosa non può mancare nella tua dieta?
«Io sono una grande appassionata di sushi, mi piace moltissimo e chi mi segue lo sa. Per questo ogni settimana riesco a mangiarlo almeno una volta, per il resto però seguo una dieta molto varia».

 

Nella foto di apertura, Bebe Vio conquista l’oro a Rio de Janeiro (dal profilo Faceboook di Beatrice Vio).

Nella foto all’interno dell’articolo, Bebe con Michele Corti alla partita del cuore di Genova il 30 maggio 2018

Scritto da:

Michele Corti

Michele Corti, presidente dei giornalisti sportivi liguri, direttore dell’Agenzia di stampa LiguriaSport, telecronista e corrispondente di Sport Mediaset, 19 anni fa ha ideato e promosso il progetto Stelle nello Sport.