Ricovero per chirurgia a media/alta complessità

Ricovero per chirurgia a media/alta complessità

L’inquadramento del Paziente chirurgico prevede una valutazione completa dello stato di salute del soggetto finalizzata a ottimizzare il percorso terapeutico, prevenire le possibili complicanze legate a comorbilità preesistenti e accelerare la dimissione e il rientro al proprio domicilio.

Le tappe salienti del percorso preoperatorio vengono qui di seguito descritte.

a) Il programma diagnostico (compresi gli esami propedeutici alla procedura anestesiologica e chirurgica)
Per poter ottimizzare ogni processo, la lista degli esami richiesti ai Pazienti tiene conto della classificazione della chirurgia secondo gradi di complessità. In Pazienti con patologie internistiche rilevanti verranno dunque aggiunti agli schemi previsti, secondo la valutazione dell’Anestesista, eventuali esami diagnostico-strumentali (ovvero consulenze specialistiche) che consentano un inquadramento preciso sulla funzionalità dell’apparato in questione.
La validità temporale degli esami è stabilità in:

  • ECG: 3 mesi
  • visita cardiologica: 3 mesi
  • esami ematochimici: 3 mesi (in assenza di segni clinici significativi e specifici da valutare in relazione alla tipologia di intervento da eseguire e alla storia clinica del Paziente)
  • rX del torace: 6 mesi, in assenza di particolari segni clinici significativi e specifici.

L’ECG è specificamente indicato in caso di:
diabete, ipertensione, dolore toracico, scompenso cardiaco, fumo, vasculopatie periferiche, obesità e in presenza di evidenti segni di compromissione cardiovascolare ovvero di incapacità a eseguire le normali attività al momento della valutazione chirurgica.

L’esame radiologico del torace è specificamente indicato in caso di fumatori, portatori di malattie cardiovascolari acute e croniche, patologie neoplastiche maligne, immunodepressione, provenienza da aree endemiche per malattie infettive, interventi di chirurgia maggiore.
Non è necessario se soggetti sani di età inferiore ai 45 anni.
Se il Paziente non disponesse di questi referti, potrà eseguire gli accertamenti in regime ambulatoriale alcuni giorni prima del ricovero, la mattina in un paio di ore al massimo presso i piani terra e fondi di Villa Montallegro (veda c).

b) La valutazione anestesiologica
Il Medico anestesista valuta eventuali precedenti accertamenti effettuati, l’indicazione del Chirurgo all’intervento, l’anamnesi con particolare riferimento ai farmaci assunti abitualmente o eventuali procedure chirurgiche (e anestesiologiche) subite e si riserva di richiedere ulteriori accertamenti diagnostici ed ematochimici.

Dopo la visita, illustra al Paziente la scala di valutazione del dolore (VAS e verbale numerica 0-10) e i possibili trattamenti del dolore postoperatorio.

Definisce infine il grading del rischio chirurgico e la valutazione dello stato di salute del Paziente secondo la classificazione ASA (American Society of Anesthesiologists), universalmente accettata.
I: Paziente in buona salute
II: Patologia sistemica di media entità
III: Patologia sistemica di severa entità stabilizzata
IV: Patologia sistemica di severa entità con rischio di vita costante.

La valutazione preoperatoria è imprescindibile per tutti i Pazienti che devono essere sottoposti a intervento chirurgico e in cui sia prevista una prestazione anestesiologica.

c) L’accoglienza (amministrativa e infermieristica)
Al momento del ricovero, dopo l’accettazione amministrativa, durante la quale verranno curati gli aspetti burocratici (anagrafica, analisi dei documenti di eventuale copertura assicurativa o assistenziale, etc.), l’Infermiere professionale di accettazione raccoglierà e riordinerà tutta la documentazione sanitaria affinché al piano di degenza (e poi nel blocco operatorio, o in ambulatorio chirurgico per procedure di complessità limitata) sia disponibile tutto il necessario.
La richiesta del consenso informato rappresenta un’altra tappa fondamentale del percorso pre operatorio: al Paziente viene sottoposto il modulo di consenso che sottoscriverà congiuntamente al Chirurgo (o altro componente dell’Équipe) dopo aver discusso eventuali dubbi o necessità emerse dalla lettura del documento stesso; sempre nell’idea che una corretta informazione al Paziente permetta anche una migliore gestione dello stesso a livello assistenziale, viene anche consegnato un opuscolo informativo che contenga tutte le informazioni utili per il Paziente relative alla procedura cui verrà sottoposto.

Queste procedure rappresentano il fulcro della valutazione del Paziente dalla fase di pre ospedalizzazione a quella di dimissione, con l’obiettivo di:

  • aumentare la percentuale di Pazienti con anamnesi ed esame fisico preoperatorio completi prima della chirurgia elettiva;
  • eliminare test diagnostici senza indicazione clinica;
  • offrire ai Pazienti un trattamento appropriato delle loro eventuali comorbidità, prima della procedura;
  • ridurre il rischio che una valutazione preoperatoria incompleta determini ritardo o alterazioni nella gestione chirurgica del Paziente.

Vale la pena di ricordare che è necessario astenersi dall’assunzione di alimenti solidi nelle 8 ore precedenti all’intervento chirurgico; anche acqua e liquidi chiari non devono essere assunti almeno nelle due ore precedenti.
Per i Pazienti diabetici l’intervento è in genere da prevedersi a inizio seduta del mattino. Analoga attenzione va destinata alle terapie anti ipertensiva, anti aggregante e anticoagulante sulla base delle indicazioni che l’Anestesista avrà individuato e prescritto.

All’interno del blocco operatorio è stata realizzata la recovery room (o zona di preanestesia e risveglio) in grado di accogliere quattro Pazienti: ogni postazione, con sistema multi parametrico per il monitoraggio dei parametri vitali, è presidiata da personale infermieristico specializzato.