Rischio Anestesiologico e classificazione ASA

Rischio Anestesiologico e classificazione ASA

In passato i farmaci per l’anestesia potevano addirittura determinare effetti tossici su diversi organi come il fegato o il rene o sull’intero apparato cardiovascolare. Fortunatamente per gli Anestesisti e soprattutto per i Pazienti la tecnologia e la chimica hanno fatto passi da gigante e oggi abbiamo a disposizione una quantità di farmaci oltremodo sicuri.
La sicurezza dipende non solo dai farmaci e dagli apparecchi elettromedicali utilizzati in sala operatoria, ma naturalmente dallo stato clinico del Paziente. L’età anagrafica, invece, incide in misura molto minore: un Paziente anziano può presentarsi in ottime condizioni a differenza di un giovane adulto con patologie di vario genere.
Universalmente è riconosciuta la classificazione redatta dalla Società americana di anestesiologia (ASA – American Society of Anesthesiologists), secondo cui i rischi sono classificati in:
ASA 1: Paziente sano;
ASA 2: Paziente con malattia lieve senza limitazioni funzionali;
ASA 3: Paziente con malattia grave con modica limitazione;
ASA 4: Paziente con malattia grave con limitazione importante.
Naturalmente non essendo l’anestesia una condizione fisiologica, permane comunque un rischio generico che può essere portato vicino allo 0 se le condizioni logistiche e di assistenza sono ottimali.

Anestesia loco-regionale spinale

Durante le prime fasi dell’anestesia è possibile che si verifichi un calo della pressione arteriosa, con diminuzione della frequenza cardiaca o che compaia una sensazione di nauseaaccompagnata talvolta da vomito.
Nel decorso post-operatorio possono manifestarsi cefalea e dolori in sede lombare, anche se quest’evenienza è poco frequente con le moderne tecniche anestesiologiche.
Molto raramente si verificano complicanze più gravi quali: compressioni nervose da ematoma nella sede di iniezione del farmaco, infezioni o reazioni neurotossiche al farmaco anestetico.

Peridurale

È possibile che il blocco nervoso risulti incompleto o inefficace a causa della particolare conformazione anatomica della colonna vertebrale del Paziente. Raramente si possono verificare tutte le complicanze descritte per l’anestesia spinale.

Anestesia locale

Raramente possono insorgere sudorazione, fame d’aria e nausea dovute a una stimolazione del nervo vago.
Possono insorgere reazioni allergiche immediate (dopo pochi minuti o entro poche ore) o tardive (dopo 24 ore); comprendono manifestazioni cutanee (orticaria, angioedema) e/o sistemiche (difficoltà respiratoria). È importante riferire al Medico curante la comparsa di reazioni allergiche durante precedenti anestesia.
Raramente possono comparire ematomi nella sede di iniezione dell’anestetico o, ancora più di rado, infezioni.

Rischio anestesiologico – Gianfranco Mazzarello