Paolo Venturini è l’uomo dei record. Sia in mountain bike sia di corsa, niente lo spaventa e così dopo aver corso per 50 chilometri nel luogo più caldo del mondo, in Iran nell’altopiano del Goldon Beryan con picchi di temperatura a 70,7 gradi, ieri ha affrontato la sfida del freddo estremo, compiendo l’impresa di correre 39 km a una temperatura proibitiva, fino a -52,6°. Per arrivare da Tomtor a Oymyakon, in Siberia Venturini ha impiegato 3 ore 54’10” (guarda il video sul sito della Gazzetta dello Sport Tv).

Tesserato per le Fiamme Oro, Paolo Venturini ha collezionato imprese straordinarie nell’ultra maratona come quando corse 70 chilometri nella Valle della Morte con oltre 50 gradi oppure quando, senza l’aiuto di macchinari e farmaci arrivò di corsa quasi in cima al il vulcano ecuadoriano Chimborazo, il punto più lontano dal centro della Terra. Nato a Padova il 13 marzo 1968, è diplomato all’Istituto Agrario di Cittaducale. Nella sua vita ha praticato molti gli sport: nuoto, calcio e atletica leggera nella specialità del mezzo fondo. Per superare ogni limite possibile Paolo Venturini si allena molto e non lascia nulla al caso soprattutto quando si tratta di alimentazione.

Guarda il video dell’intervista completa.

– Come si nutre un’atleta che compie queste imprese così straordinarie?
«Gli sport come l’endurance richiedono tanta benzina in corpo e così il re degli alimenti per noi è il carboidrato. Pasta, pane, patate, riso insieme ad acidi grassi, questa è la miscela per coprire le lunghe distanze. Il problema principale durante le gare è che tutti abbiamo in corpo la quantità di grasso giusta mentre gli zuccheri dopo 50 minuti o un’ora finiscono e così vanno reintegrati».

– Difficile conciliare gli allenamenti con la corretta alimentazione quando le sessioni sono lunghe..
«Io di solito mi alleno nelle ore centrali del giorno e così salto il pranzo. Mi sono dovuto adattare facendo una colazione ricca di carboidrati, nei primi trenta minuti dopo l’allenamento mangio ancora carboidrati, poi a cena scelgo alimenti diversi in modo da recuperare tutte le forze».

– Dopo aver corso nel luogo più caldo del mondo, la nuova sfida è la Siberia…
«E sarà ancora il carboidrato la parte principale della mia dieta. Per combattere il freddo dall’interno utilizzerò molto le proteine e i grassi».

– Perfetto per ogni situazione è il parmigiano…
«Sì, lo troverete sempre nello zaino di un ultramaratoneta perché anche in una piccola dose ci sono tutti quegli elementi nutrizionali utili per chi corre sulle lunghe distanze. E poi è buonissimo».

Foto da paoloventurini.it

Scritto da:

Michele Corti

Michele Corti, presidente dei giornalisti sportivi liguri, direttore dell’Agenzia di stampa LiguriaSport, telecronista e corrispondente di Sport Mediaset, 19 anni fa ha ideato e promosso il progetto Stelle nello Sport.