È stato un agosto di lavori in Montallegro, con l’obiettivo di presentare ai pazienti il blocco operatorio di alta complessità rinnovato secondo gli ultimi standard di eccellenza, oltre a fornire una prospettiva inedita degli spazi di accoglienza e attesa all’interno di Villa Chiara, puntando ad accrescere l’umanizzazione dell’ambiente di cura. Questi due interventi, che non hanno in alcun modo compromesso il regolare funzionamento della struttura, ribadiscono la propensione di Montallegro a ricercare l’eccellenza in ogni suo aspetto. Ne abbiamo discusso con Maura Donato, Coordinatore di Manutenzione, Logistica e Acquisti presso la struttura, in questo in Montallegro da 30 anni.

Nuova pavimentazione tecnica per il blocco di chirurgia ad alta complessità

Costruito tra il 2010 e il 2011, il blocco operatorio ad alta complessità è composto da tre sale operatorie completamente informatizzate e all’avanguardia, oltre a un attrezzato reparto di terapia intensiva.

“Nel mese di agosto, siamo intervenuti su una superficie di 300 mq di pavimentazione, sostituendo il rivestimento con un materiale tecnico di ultima generazione dalle prestazioni più performanti – spiega Maura Donato -. Le piastrelle 60×60 cm sono state posizionate come il paiolato utilizzato sulle navi, ovvero non più incollate, ma applicate e saldate una a una al fine di eliminare completamente gli interstizi. Questa pavimentazione tecnica era stata recentemente impiegata all’interno delle 3 sale operatorie principali: grazie ai risultati più che soddisfacenti, abbiamo deciso di estenderla alle altre sezioni del blocco che ancora ne erano sprovviste, quali i corridoi di accesso e distribuzione, la sala di preparazione e di risveglio, l’ufficio della caposala e gli altri ambienti di pertinenza”.

L’intervento ha richiesto lavori accessori, fra cui la modifica o la sostituzione delle porte. Nonostante la complessità del cantiere, l’attività non ha subito interruzioni, riprogrammata all’interno del reparto
operatorio del terzo piano, abitualmente dedicato alle procedure chirurgiche di media e bassa complessità.

La riqualificazione percettiva degli spazi di Villa Chiara



Un secondo significativo intervento ha interessato Villa Chiara, uno dei tre edifici principali che – assieme a Villa Montallegro e Villa Rosa – costituiscono la struttura. “In questa circostanza, seguendo anche quanto avevamo “teorizzato” nel corso di uno degli appuntamenti che si sono svolti nella prima parte dell’anno (“Salute e design – umanizzare luoghi e strumenti della cura”, nel corso della GenovaBeDesign Week dello scorso maggio), abbiamo affidato il progetto all’architetto Giulio Bertagna. L’idea è nata dopo aver visto una delle sue più recenti realizzazioni presso l’ospedale di Verduno/Bra – CN “Michele e Pietro Ferrero” e aver apprezzato quanto l’attenzione alla scelta dei colori e delle simmetrie possa generare un impatto positivo nella percezione degli spazi”.

L’architetto è intervenuto sulla zona di accoglienza e accettazione al piano terra di Villa Chiara, lavorando sulla palette cromatica di pavimenti e pareti, sulle forme e sugli arredi, creando un’atmosfera di serenità, tranquillità, ordine e pulizia. “Si tratta di una sorta di test: se l’apprezzamento dei nostri ospiti, come ci aspettiamo, sarà elevato, estenderemo questo tipo di intervento anche alle altre aree con questa funzione. Anche in questo caso, l’attività di consulenze e visita specialistica ambulatoriale è stata riorganizzata negli altri spazi disponibili di Villa Chiara (piano primo) e Villa Rosa.

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