Il progetto I WILL FOLLOW THE SHIP è visibile al Padiglione Malta presso le Artiglierie dell’Arsenale

Un’opera che integra disegno contemporaneo, riferimenti storici e tecnologia digitale: è I WILL FOLLOW THE SHIP, la suggestiva installazione dell’artista maltese Matthew Attard in mostra alla 60esima Biennale di Venezia in programma fino al 24 novembre 2024, anche grazie al sostegno di Montallegro. Per la prima volta, il Padiglione di Malta è stato affidato interamente a un singolo artista, commissionato dall’Arts Council Malta, sotto gli auspici del Ministero del Patrimonio Nazionale, delle Arti e del Governo Locale di Malta.

«Il sostegno al progetto ha per Montallegro un duplice aspetto. Da una parte ci sono i temi di quest’opera, che toccano il rapporto tra l’umanità, l’intelligenza artificiale e le tecnologie, che di fatto affrontiamo ogni giorno, da tutt’altra angolazione, nelle prestazioni e cure che eroghiamo in struttura – spiega Francesco Berti Riboli, ad di Montallegro -. Dall’altra, c’è l’impegno costante a favore dell’arte contemporanea e in particolare a un artista legato a Genova, dove ha amici ed estimatori e ha anche già esposto le proprie opere».

Il progetto trae ispirazione delle ultime ricerche di Attard sull’intelligenza artificiale e sulla tecnologia digitale applicata al disegno e dal suo interesse per alcune immagini storiche di “ex-voto” sottoforma di graffiti navali, visibili sulle facciate delle cappelle situate lungo le strade di Malta, che si ritiene siano state realizzate da marinai per motivi religiosi. Il titolo dell’opera gioca sull’interazione tra i termini inglesi “I” (Io) e “eye” (occhio) che per Attard simboleggiano la natura oggettiva e soggettiva del suo lavoro. Il titolo allude, inoltre, all’uso dell’eye-tracker – uno strumento dotato di sensori e telecamere per registrare il movimento degli occhi – come medium per disegnare, offrendo un parallelo tra la storia tangibile del disegno e le varie forme digitali di disegno contemporaneo.

I WILL FOLLOW THE SHIP è visitabile all’interno del Padiglione Malta presso le Artiglierie dell’Arsenale, e prende la forma di un’installazione stratificata, che sovrappone ambienti fisici e virtuali. Le opere esposte esplorano la convergenza tra disegno contemporaneo, tecnologia digitale e immaginario storico. In un’epoca di cambiamenti climatici, innalzamento del livello del mare e dubbi sulla posizione e il ruolo degli esseri umani in un mondo ipertecnologico, questi umili segni di speranza assumono un nuovo significato simbolico. «È un onore essere incaricato di rappresentare il mio Paese alla Biennale di Venezia 2024 e di sviluppare questo progetto a fianco di un team curatoriale fantastico – racconta l’artista Matthew Attard -. È anche un privilegio poter ideare un progetto che parte da umili disegni legati alla cultura locale, attraverso mezzi tecnologici e su una piattaforma così internazionale».

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Redazione