Un depliant per spiegare come alimentarsi in tempi di Covid-19. Ideato e preparato da Samir Giuseppe Sukkar, specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva e in Scienza dell’Alimentazione con indirizzo nutrizionistico, responsabile dell’Unità Operativa di Dietetica e Nutrizione Clinica del Policlinico San Martino di Genova e con studio in Montallegro.

Samir Giuseppe Sukkar

Scritto con linguaggio chiaro, il depliant è diffuso dall’Associazione Vince Genova. I concetti partono dalla prevenzione alimentare alla terapia nutrizionale in caso di Covid-19.

– Dottor Sukkar, quali sono i consigli che fornite dal punto di vista della prevenzione e dello stile di vita?

«Per le persone sopra i 65 anni di età a rischio di contrarre l’infezione, le raccomandazioni sono: un corretto regime dietetico mediterraneo, la presenza nella dieta di amminoacidi essenziali per la difesa immunitaria e di svolgere attività fisica».

– In sintesi, cosa si intende per corretto regime dietetico mediterraneo?

«Proteine ad alto valore biologico come pesce, frutta, oleaginosi (noci, mandorle, pinoli, nocciole, ecc.), uova, carne (in particolare quella bianca), latte e latticini; olio extravergine; verdure fresche di vari colori; succo di limone; acidi grassi omega-tre sotto forma di pesce; carboidrati complessi come cereali e legumi; frutti oleaginosi (noci, mandorle, pinoli, nocciole, ecc)».

– E quali sono gli aminoacidi essenziali consigliati?

«Glutamina presente nel latte ma anche nei pesci, pollo, tacchino, cavoli crudi e barbabietole; cisteina che si trova in latte, uova, pesci, nelle noci, nelle mandorle e nel sesamo; arginina rintracciabile negli alimenti animali, cipolle, lenticchie, fagioli e banane».

– Cosa intendete per l’attività fisica?

«Il consiglio è di 20 minuti di moderata intensità (cioè che consente di parlare con brevi frasi) al giorno o almeno 10 minuti a intensità vigorosa (che provoca respirazione affannosa, senza riuscire a parlare)».

– Quali sono le raccomandazioni per i soggetti in sovrappeso, diabetici e ipertesi?

«Monitorare e tenere sotto controllo peso, glicemia, pressione».

– Offrite anche una serie di suggerimenti di terapia nutrizionale in corso di malattia. Quali?

«Se il tampone è positivo in asintomatici o paucisintomatici, oltre alla dieta già accennata, l’eliminazione degli zuccheri semplici e la limitazione degli zuccheri complessi. Oltre all’assunzione di un polivitaminico, e possibilmente vitamina D».

– E nel caso di tampone positivo e insorgenza di sintomi della malattia?

«In caso di febbre, tosse, iniziale difficoltà respiratoria, oltre a quanto detto in precedenza astensione dai carboidrati rigorosa soprattutto in caso di sovrappeso, obesità e ipertensione. Nel depliant diamo anche una serie di inficazioni in casi particolari».

 

Il depliant è proposto dall’Associazione Vince Genova, fondata nel 2017, pochi giorni prima dell’elezione di Marco Bucci a sindaco di Genova, con l’intento di non disperdere le idee e l’energia positiva che tante persone della società civile hanno messo a disposizione della comunità. Dallo scorso giugno ne è presidente Luciano Grasso, laureato in Giurisprudenza, dal 1977 con una grande esperienza prima nella direzione del personale e quindi nella direzione aministrativa di ospedali e Asl (tra l’altro è stato direttore amministrativo di Asl 3 dal 1991 al 1994, direttore generale di Asl 1 Imperiese dal 1995 al 2000, direttore generale di Asl 3 dal 2000 al 2005, direttore amministrativo dell’Ospedale Galliera fino al 2015, quindi commissario straordinario di Asl3), attualmente consigliere del sindaco Bucci in materia di Sanità e consulente in materia di sanità e ambiente dello stesso Bucci come commissario straordinario per la ricostruzione viadotto Polcevera.

– Dottor Grasso, Vince Genova nasce in occasione della candidatura di Marco Bucci a sindaco di Genova. È un’associazione culturale: come si differenzia dal gruppo che sostiene Bucci in consiglio comunale?

«L’associazione è culturale e porta avanti una visione di Genova innovativa e volta a esprimere nuove potenzialità integrandosi perfettamente con la vita dei municipi e degli assessori e consiglieri comunali in una completa sinergia di natura strategica e operativa».

– Uno degli elementi di base di Vince Genova è “la democrazia partecipata è meglio”: come riesce l’associazione a costruire la partecipazione dei cittadini?

«La partecipazione dei cittadini si realizza contestualmente alla iscrizione aderendo alle aree tematiche previste dalla organizzazione e in particolare il mondo del lavoro, delle infrastrutture, della sanità e della cultura ove ognuno può portare il proprio contributo».

– Vince Genova si muove su varie aree tematiche e invita chiunque a dare “un contributo concreto allo sviluppo di un settore”: quali sono i paletti posti alla partecipazione dei singoli cittadini? Cioè quali sono i limiti politici e ideologici a questi contributi?

«Nessun limite ma piena libertà di partecipazione. Chi può fare e vuole dare contributi è accolto con la massima apertura e disponibilità. Il benessere della città e la sua crescita appartengono a tutti indistintamente».

– Vince Genova sostiene la linea del sindaco Bucci. La sua adesione alla politica del presidente della Regione Toti è da considerarsi più sfumata?

«La sinergia e collaborazione con la giunta regionale è massima. Anzi credo che una carta vincente sia proprio il mix di operazioni condotte assieme e la volontà comune tra il presidente della regione e il sindaco. Mi pare che l’esperienza del ponte Morandi lo abbia dimostrato».

– Per quanto riguarda la sanità, quali sono i principi ispiratori della proposta di Vince Genova?

«Il tema della sanità è stato inserito come uno dei punti focali della nostra attività. Territorio, ospedali e volontariato sono i temi sui quali stiamo lavorando e sui quali si sono già realizzate importanti proposte progettuali».

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Redazione