Qualità e sicurezza al servizio del paziente sono da sempre fondamentali per Montallegro. Le certificazioni internazionali rilasciate dal RINA, confermate fino al 2026, testimoniano gli elevati standard della struttura. La ISO 9001:2015 attesta l’efficacia del sistema di gestione della qualità, con focus sulla soddisfazione del cliente e il miglioramento continuo dei processi. La Biosafety Trust Certification evidenzia l’impegno di Montallegro nella prevenzione e controllo delle infezioni. Ne parliamo con Emanuela Anelli, coordinatrice operativa del Quality Team di Montallegro.

– Qual è il percorso per ottenere le certificazioni?
«La ricertificazione avviene ogni tre anni, con una procedura annuale, detta sorveglianza, che aiuta ad analizzare gli aspetti significativi interessati dal protocollo. Il nostro Team di Qualità è quotidianamente impegnato nell’analisi dei processi sensibili e nella valutazione degli indicatori di monitoraggio».

– Possiamo dire che le certificazioni non rappresentano un traguardo o un obiettivo, ma aiutano un’azienda a migliorare quotidianamente?
«Esatto. È un’attitudine caratterizzata dall’approccio Plan-Do-Check-Act (P-D-C-A), in cui si pianifica, si agisce, si verifica e si ricostruisce il processo in un costante percorso circolare. Un’azienda o un sistema non raggiunge mai la perfezione, ma può perseguirla grazie a un miglioramento continuo. È quello che in Giappone chiamano il kaizen. Le certificazioni rappresentano quindi una modalità di percorso migliorativo delle prestazioni complessive, consentendo la costruzione di una solida base per uno sviluppo sostenibile. Il certificatore stesso (RINA) non ha mai riscontrato elementi non conformi, ma suggerisce a ogni verifica spunti di miglioramento che abbiamo integrato nei nostri processi».

– C’è qualche elemento su cui vi siete particolarmente focalizzati?
«Senza trascurare nessun aspetto, nell’ultimo anno ci siamo concentrati sulla customer satisfaction, gestita da un fornitore esterno, prezioso nell’attività di monitoraggio della valutazione da parte dei Clienti dell’apprezzamento dei nostri processi».

– Anche sulla Biosafety Trust Certification avete investito molto negli ultimi anni, soprattutto a partire dall’epoca Covid-19.
«Sì. Questa certificazione attesta che Montallegro ha implementato un rigoroso sistema di gestione, prevenzione e controllo delle infezioni. Si tratta di un aspetto – ovviamente – da sempre oggetto di massima attenzione in ambito: la Biosafety Trust Certification ci fornisce gli strumenti per farlo in maniera sistematica».

– Un’attenzione che si è concretizzata nel Piano triennale per la prevenzione delle infezioni ospedaliere.
«La Biosafety Trust Certification richiede che un’organizzazione predisponga un piano a medio termine per la gestione del rischio, traducendo le strategie aziendali in azioni concrete. La prima fase del piano è stata avviata nel 2020 e si è conclusa nel 2022, con l’obiettivo di razionalizzare l’uso degli antibiotici sulla base di evidenze scientifiche, al fine di ridurre il rischio di insorgenza di antibiotico-resistenze. È un tema estremamente attuale che ha portato Montallegro a ridurre l’indice di pressione antibiotica dal 46.6% al 42.7%. Questi dati pongono la struttura in una posizione di eccellenza, considerando che nel 2020 i nostri tassi di resistenza agli antibiotici erano già inferiori alla media nazionale italiana».

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