È morto Nicola Scopinaro, nato il 6 marzo 1945 a Castagneto Carducci, ma il cui lavoro è sempre stato legato a Genova, dopo la laurea all’Università nel luglio 1969, la lunghissima attività chirurgica e la docenza, come ordinario di Chirurgia generale, nell’Ateneo.

Francesco Berti Riboli, oggi a.d. di Montallegro, ha tanti ricordi di Scopinaro che fu sempre molto legato alla casa di cura genovese: «Io poco più che bambino e lui che faceva il giovanissimo medico di guardia in Montallegro, alternandosi con altri giovani colleghi diventati poi famosi cattedratici; il terribile incidente in paracadute; e ancora, in macchina insieme fino a Vinovo, per andare a scegliere un letto chirurgico con la possibilità di un anti Trendelenburg estremo e adatto a sopportare il grande peso dei pazienti da sottoporre a chirurgia bariatrica; o al termine di una meravigliosa “lectio magistralis”, nel salone del Maggior consiglio di Palazzo Ducale in occasione di un congresso mondiale, mentre scatta una foto alla platea in “standing ovation” chiudendo con un “Vi porterò sempre con me”».

Ricordi di una vita intensamente vissuta, come quel giorno del febbraio 2007, quando a Scopinaro fu riservato il più alto riconoscimento che un chirurgo possa attendersi, l’Honorary Fellowship dell’American College of Surgeons. Un onore che dal 1913 è stato finora assegnato a soli 11 italiani: Raffaele Bastianelli nel 1918, Vittorio Putti nel 1925, Roberto Alessandri nel 1926, Mario Dogliotti nel 1951, Pietro Valdoni nel 1955, Giambattista Bietti nel 1968, Umberto Veronesi nel 1998, Sergio Pecorelli nel 2005, Alberto Montori nel 2011, Renzo Dionigi nel 2017, Franco Mosca nel 2018. Un riconoscimento davvero unico perché il numero di Honorary Fellows viventi non può superare i 100.

Lui, Nicola Scopinaro, era stato informato della nomina da un messaggio dall’executive director del College, Thomas R Russell: “indicandoti per questo onore, l’American College of Surgeons rende un tributo alle tue eccezionali acquisizioni nel campo della chirurgia e a tutti i chirurghi del tuo paese…”.

Oltre all’attività ospedaliera e all’insegnamento, Scopinaro era diventato un nome celebre a livello mondiale soprattutto per aver ideato nel 1979 l’intervento di “diversione biliopancreatica” in quella moderna branca della medicina che si occupa dell’obesità (la chirurgia bariatrica). Quell’intervento, ancora oggi praticato in tutto il mondo (a Genova sono stati eseguiti oltre 3000 operazioni del genere), è indicato in particolare per trattare i pazienti affetti da diabete di tipo 2 in forma grave.

Scopinaro era autore di centinaia di pubblicazioni considerate basilari ed è stato chiamato come chairman dei più importanti congressi internazionali sull’obesità.

 

Nella foto: Nicola Scopinaro (a destra) riceve l’Honorary Fellowship dell’American College of Surgeons

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