Gian Paolo Ivaldi dal 2001 è responsabile dell’Ambulatorio per la lotta al tabagismo dell’Ospedale Villa Scassi di Genova; svolge ambulatorio professionale in Villa Montallegro.

– Quali danni può provocare il fumo?

«Il fumo crea danni a tutto l’organismo, il primo apparato sollecitato è quello respiratorio, immediatamente a contatto con l’esterno e le sostanze tossiche inalate con il fumo di sigaretta. I danni più frequenti a questo apparato sono la bronchite cronica ostruttiva, l’enfisema polmonare e il tumore del polmone. Un altro apparato danneggiato dal fumo e quello cardiovascolare. Le sostanze inalate infatti passano nel circolo sanguigno e provocano alterazioni di pressione arteriosa e favoriscono il processo di aterosclerosi. Le malattie più frequenti causate dall’abitudine tabagica sono, a questo livello, la cardiopatia ischemica e l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale e le arteriopatie periferiche. Tenendo conto però che queste sostanze vanno nel sangue possono essere responsabili anche di vari tumori in organi distanti, ad esempio nella vescica dove le sostanze tossiche su raccolgono e ristagnano nell’urina. Da segnalare poi tumori generati dal primo contatto con il fumo, come ad esempio tumori della bocca e della laringe, frequenti soprattutto nei fumatori di sigari a pipa».

Diagnosticare le malattie respiratorie
– Come si diagnosticano le malattie respiratorie?

«Gli esami di primo livello più utilizzati per una precoce diagnosi dell’apparato respiratorio sono la spirometria globale e la diagnostica per immagini, come l’esame radiologico del torace o, meglio, la tac del torace».

– Il tumore al polmone colpisce solo i fumatori?
«Il tumore del polmone colpisce nel 95% dei casi i fumatori. Il restante 5% è dovuto a questioni genetiche, a esposizioni lavorative quali l’amianto o ad altre sostanze tossiche come, ad esempio, il gas radon e l’inquinamento atmosferico».
Sintomi tardivi
– Quali sono i sintomi del tumore polmonare?
«Purtroppo i sintomi del tumore polmonare sono spesso tardivi e quindi consentono di fare la diagnosi solo in fase avanzata di malattia. Spesso possono essere confusi con banale affezioni dell’apparato respiratorio. Quando però la tosse persiste, vi è un cambiamento del tono della voce, viene emesso sangue insieme al catarro o è presente dolore toracico è meglio ricorrere subito al medico».
Quando sottoporsi a screening
– Chi deve sottoporsi allo screening del tumore polmonare?
«In questi anni sono stati fatti molti studi di screening riguardo le malattie respiratorie con risultati contrastanti. Il mio consiglio è di sottoporre agli screening fumatori o ex fumatori intorno ai cinquant’anni che hanno il desiderio di fare il punto sul loro stato di salute e magari hanno la motivazione a smettere di fumare. Ormai l’aspettativa di vita è molto allungata e se una persona che fuma è in buona salute si deve rendere conto che questo è il bene più prezioso che abbiamo e che va conservato al meglio. Ricordiamoci che un fumatore su due muore per patologie legate al suo vizio».

Foto di Martin Vorel (Libreshot)

 

Scritto da:

Giorgio Maietta Farnese

Specializzazione in Dermatologia e Venereologia e in Urologia e Andrologia. Vice Direttore sanitario della Casa di Cura Villa Montallegro. Membro dello staff medico Genoa Cricket and Football Club. Medico Sociale della A.S.D. Pro Recco Pallanuoto.