Il 2025 è stato un anno segnato da alcune dolorose scomparse per la famiglia di Montallegro. Figure che, con differenti modalità, hanno contribuito alla crescita, alla reputazione e alla vita quotidiana della struttura.
A cavallo di un momento tradizionalmente dedicato alla riflessione, Montallegro vuole dedicare un pensiero commosso a cinque professionisti e amici che ci hanno lasciato in questi mesi.

Maria Virginia Berti Riboli

Scomparsa in aprile, Maria Virginia Berti Riboli, per tutti “Marvi“, azionista storica di Villa Montallegro, era la sorella del dottor Riccardo Berti Riboli (cugina di Francesco Berti Riboli), specialista in Oftalmologia. Questa la testimonianza del fratello.
«Il ricordo di mia sorella Maria Virginia è una miscellanea di sensazioni e sentimenti spesso contrastanti. Ho vissuto con lei un rapporto di grandi contrasti nella nostra gioventù, confrontandomi con una persona formata a rigori quasi “vittoriani“ che spesso si scontravano con le mie esuberanze di fratello con diciannove anni in meno. Il nostro rapporto però è cambiato nel tempo, trasformandosi da un confronto serrato a quella profonda complicità che abbiamo progressivamente lasciato maturare e trasformarsi in un’unione estremamente solida. Abbiamo condiviso momenti difficili con una visione comune, scoprendo finalmente quanto eravamo fratelli e insieme abbiamo cercato soluzioni. La sua morte è avvenuta all’improvviso e senza segni premonitori. La sera precedente, durante una cena a casa mia, scherzavamo in assoluta normalità e la mattina successiva Marvi era volata via, quasi avesse voluto accomiatarsi senza clamore e in assoluta coerenza con il suo stile».

Pierluigi Santi

Scomparso in giugno, Pierluigi Santi è stato una figura luminosa della chirurgia plastica italiana, già presidente della Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica). Noto chirurgo presso l’ospedale policlinico San Martino, ha guidato la chirurgia plastica dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro (IST), fondato dal padre, il professor Leonardo Santi, oggi 98enne. Ne traccia un ritratto il dottor Francesco Filippi, specialista in chirurgia plastica.
«Ho conosciuto il professor Santi nei primi anni da neolaureato, frequentando la scuola di specialità in chirurgia plastica a Genova, da lui diretta. I miei primi passi, dove ho imparato la professione, li ho seguiti presso l’Istituto Tumori di Genova. Era un chirurgo molto conosciuto a livello internazionale per la ricostruzione mammaria post oncologica, e quella è stata la mia base di conoscenza della chirurgia mammaria. Sono stato suo assistente per diversi anni. Sono stati anni intensi: l’IST cresceva velocemente e la scuola ha formato tanti chirurghi plastici liguri e non solo. Il professor Santi è sicuramente “padre” di molti di noi. Sono anni che ricordo con grande affetto, non solo dal punto di vista lavorativo e scientifico, ma anche per i rapporti interpersonali, data la giovane età e il piacere di condividere momenti anche al di fuori del lavoro».

Riccardo Ghio

Figura di riferimento per la medicina interna e l’ematologia genovese, Riccardo Ghio – scomparso a giugno – ha rappresentato un’eccellenza accademica e clinica. Professore Ordinario di Medicina Interna all’Università di Genova dal 1995, ha dedicato la sua carriera all’alta formazione, dirigendo per anni (dal 2003 al 2010) le Scuole di Specializzazione in Ematologia e Medicina Interna. La sua intensa attività di ricerca, con oltre 300 pubblicazioni e collaborazioni con enti come il Consiglio nazionale delle ricerche, si è concentrata su aree cruciali come le mielodisplasie, il mieloma e le malattie ematoncologiche dell’anziano. Parallelamente, ha ricoperto ruoli istituzionali di prestigio, come quello di Consigliere dell’Ordine dei Medici e Chirurghi della Provincia di Genova dal 1996. Montallegro ha avuto l’onore di essere stata a lungo la sede della sua attività professionale.

Roberto Tramalloni

Ad agosto è scomparso improvvisamente Roberto Tramalloni, all’età di 74 anni. Dal 2015 era il Direttore sanitario di Montallegro. La sua visione e competenza erano maturate in un percorso di altissimo profilo, che lo aveva visto Direttore sanitario dell’Ospedale Galliera e, prima ancora, dell’Istituto Giannina Gaslini. Una testimonianza del suo operato arriva da Carlo Valchi, vice direttore sanitario di Montallegro.
«Mi ha accolto e, dietro una figura che in prima battuta poteva apparire austera, mi ha fatto crescere nella direzione sanitaria. Lo ha fatto grazie alle sue doti di professionalità e preparazione, derivanti da una storia professionale di alto livello, condite da spunti di puntuale e sottile ironia. La mancanza è grandissima, tanto più per me che negli ultimi anni ho vissuto una convivenza quotidiana, attraversando anche un periodo di particolare difficoltà come quello del Covid. Mi auguro che gli insegnamenti e l’esperienza maturati grazie a lui possano essere di indirizzo per tutti quelli che lavoreranno nella direzione sanitaria nei prossimi anni».

Roberto Angelo Rezzo

A settembre è mancato il chirurgo generale Roberto Angelo Rezzo, figura storica di Montallegro. La testimonianza di Luca Spigno ne delinea il profilo umano e professionale.
«Roberto Rezzo, Bobo per gli amici. Una persona estremamente competente, sia dal punto di vista professionale – è stato un grande chirurgo in Montallegro – sia per le sue doti umane eccezionali. Ha cominciato come medico di guardia, poi come aiuto del professor Gemma e infine come primo operatore; per oltre 40 anni ha lavorato in Montallegro. È una persona che tutti noi ricordiamo con affetto, ancora di più per il fatto che ci ha lasciato poco più di un mese fa, e ci ha lasciato proprio qua in Montallegro, dove professionalmente è cresciuto ed è vissuto tutta la vita. È stato anche l’ultimo luogo dove lui ha salutato questa terra».

Il nostro particolare ricordo di quest’anno va a loro, unitamente al suffragio per i nostri cari (familiari e amici), fondatori, amministratori e consulenti dell’Azienda scomparsi negli anni scorsi. Una preghiera dedicata a tutti loro.