L’11 febbraio ricorre la XXVIII Giornata mondiale del malato, istituita dalla Chiesa cattolica il 13 maggio 1992 per iniziativa di papa Giovanni Paolo II, già da un anno ammalato del morbo di Parkinson.

Papa Francesco in questa occasione ha diffuso un messaggio nel quale si rivolge agli “ammalati e agli oppressi, ai poveri” e, con parole bellissime, spiega come sia “necessario personalizzare l’approccio al malato, aggiungendo al curare il prendersi cura, per una guarigione umana integrale. Nella malattia la persona sente compromessa non solo la propria integrità fisica, ma anche le dimensioni relazionale, intellettiva, affettiva, spirituale; e attende perciò, oltre alle terapie, sostegno, sollecitudine, attenzione… insomma, amore. Inoltre, accanto al malato c’è una famiglia che soffre e chiede anch’essa conforto e vicinanza”.

Il papa si rivolge anche ai “cari operatori sanitari”, ricordando che “ogni intervento diagnostico, preventivo, terapeutico, di ricerca, cura e riabilitazione è rivolto alla persona malata, dove il sostantivo “persona”, viene sempre prima dell’aggettivo “malata””.

Montallegro condivide questi inviti e partecipa con convinzione alla Giornata, consapevole di cercare ogni giorno e in ogni momento di mettere al centro della propria attività le fragilità e le vulnerabilità delle persone unite alla competenza dell’attività sanitaria e alle tecnologie più avanzate ma anche alla capacità di ascolto.

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