Il fenomeno delle migrazioni, scandagliato sotto il profilo sociale e artistico. È il tema della mostra Io sono confine / I am border, visitabile gratuitamente da sabato 4 marzo a sabato 8 aprile nello spazio denominato PRIMO PIANO di Palazzo Grillo (piazza delle Vigne 4).

La mostra – curata da Pierre Dupont (collettivo curatoriale che raccoglie le esperienze di Giulia De Giorgi, Michela Murialdo e Roberta Perego) con Anna Daneri e sostenuta tra gli altri da Montallegro – muove dalla ricerca di Antonino Milotta, dottorando in Scienze Sociali presso l’Università degli Studi di Genova è sviluppata in collaborazione con il collettivo Eufemia del Laboratorio di Sociologia Visuale dell’Università di Genova (DISFOR) ed è concepita come uno spazio di ricerca sociale volto a individuare metodologie e pratiche artistiche che indagano il fenomeno della migrazione.

Partendo dal titolo, che cita una pubblicazione dell’antropologo iraniano Shahram Khosravi, riunisce lavori di artistə legatə al contesto italiano. Opere realizzate tra i primi anni Duemila e oggi, che riflettono sui concetti di identità e memoria, movimento e transito, confini materiali e immateriali. Il percorso è scandito da alcune opere-soglia, non strettamente riferite alle tematiche migratorie ma evocative rispetto a temi come viaggio, confine, identità. Altri lavori sono concepiti come presidi esterni allo spazio espositivo, in modo da amplificare il progetto perché possa incontrare pubblici diversi. La mostra propone infine, all’interno di uno spazio-cinema dedicato, una selezione di film.

«Il sostegno al progetto Io sono confine / I am border ha per Montallegro un duplice aspetto. Da una parte c’è il tema delle migrazioni, che costituisce un elemento intrinseco della sua storia. Edoardo G.B. Riboli, il fondatore, come molti a fine ‘800 fu costretto a lasciare Lavagna per intraprendere la strada del mare, trasferendosi in Venezuela, dove trascorse parte della sua vita, prima di ritornare in Italia – spiega Francesco Berti Riboli, ad di Montallegro -. Dall’altra, c’è l’impegno costante a favore dell’arte contemporanea, che in questo progetto indaga identità e memoria, movimento e transito, confini materiali e immateriali. Sfondo di queste duplici tensioni, c’è la città di Genova, luogo geografico e culturale di partenze, scambi e arrivi, e “casa” di Montallegro».

Inaugurazione sabato 4 marzo alle ore 16. La mostra è visitabile dal mercoledì alla domenica, negli orari 16-20.

Opere di: Nico Angiuli, Rossella Biscotti, Liryc Dela Cruz, Pamela Diamante, Binta Diaw, Bruna Esposito, Cleo Fariselli, Claire Fontaine, Invernomuto, Maria Iorio/Raphaël Cuomo, Francesca Marconi, Eva Marisaldi, Elena Mazzi e Rosario Sorbello, Martina Melilli, MASBEDO, Muna Mussie, Andrea Mastrovito, Giuseppe Mirigliano, Ryts Monet, Fiamma Montezemolo, Margherita Moscardini, Adrian Paci, Raziel Perin, Agathe Rosa, Caterina Erica Shanta, Serena Vestrucci, Jonida Xherri, ZimmerFrei

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Redazione