Gaviese e Montallegro, uniti per un progetto di valore
Intervista al presidente Giacomo Lolaico: la Polisportiva Gaviese 1920 è protagonista sul campo di calcio e investe sul futuro con il sostegno di Montallegro
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La Polisportiva Gaviese 1920 sta disputando un campionato di vertice nel girone di Promozione, lottando per il salto di categoria. È una realtà storica, che rappresenta l’identità sportiva della Val Lemme. Questa stagione vede anche l’inizio di una nuova importante collaborazione per il club: la partnership con Montallegro.
Per raccontare la filosofia della società, gli obiettivi sportivi e il valore di questo nuovo legame, abbiamo incontrato il presidente della Gaviese, l’imprenditore Giacomo Lolaico.
– La Gaviese ha una storia ultracentenaria. Quali sono le radici e i valori che guidano la società?
«La nostra è una storia che parte da lontano. Siamo sempre stati una grande squadra di paese, con due caratteristiche uniche: un campo meraviglioso in centro, dominato dal Forte, e un tifo molto caloroso. Io sono presidente da sette anni, ma conosco questa realtà da molto più tempo. Siamo un gruppo di amici appassionati che ha a cuore il territorio e che oggi può contare su sostenitori importanti come Montallegro».
– Il campionato è cominciato bene. Qual è l’obiettivo stagionale?
«Vogliamo essere protagonisti e giocarci fino all’ultimo il salto di categoria in Eccellenza: lo merita il Comune, lo meritano i tifosi e i nostri sponsor».
– Il Comune ha appena investito nel rinnovamento dell’impianto. Quali opportunità si aprono per voi?
«Dà il via al nostro sogno: avere un settore giovanile importante. Finora ci mancavano le strutture; infatti, la Gaviese ha solo la Juniores e la prima squadra. Ora possiamo finalmente costruire un vivaio per valorizzare i bambini che crescono nella valle. Questo è sempre stato il nostro obiettivo primario, la nostra “storia d’amore” con il territorio».
– Quale sarà la vostra filosofia per il settore giovanile?
«Credo nel significato più bello della parola sport. Vogliamo far crescere i ragazzi all’interno del paese, dando anche una valenza sociale a quello che facciamo. È un aiuto per i genitori, che non devono spostarsi altrove per gli allenamenti. Puntiamo sull’eccellenza degli educatori, perché a quell’età non sono allenatori. È un progetto a lungo termine che, grazie alle nuove strutture, ora possiamo realizzare».

– Qual è il valore aggiunto della partnership con Montallegro?
«Il fatto che una struttura così importante – che dalla Liguria ha una rilevanza anche sul nostro territorio – abbia voluto rappresentarci, ci dà un supporto enorme. Cercare di rappresentare al meglio Montallegro nel calcio è per noi motivo di grandissima soddisfazione».
– La medicina dello sport ha fatto passi da gigante. Come è cambiato l’approccio alla preparazione nel calcio?
«Agli atleti chiediamo un grande sforzo fisico, portandoli quasi al limite tra partite e allenamenti. Oggi, grazie alla prevenzione, alle cure e ai macchinari moderni, siamo in grado di gestire al meglio la preparazione, riducendo il numero degli infortuni muscolari e, in caso di trauma, accorciando significativamente i tempi di recupero. La partnership con Montallegro è strategica anche in questo ambito».