La cultura scientifica come ponte tra diverse discipline e patrimonio accessibile a tutta la cittadinanza. Nasce con questo spirito il nuovo ciclo di incontri organizzato dall’Associazione Amici del Festival della Scienza e dalla Commissione Cultura dell’Ordine dei Medici di Genova, in collaborazione con Villa Montallegro e con il supporto del Consiglio Scientifico del Festival della Scienza.Gli incontri si terranno negli spazi di Montallegro al 23° piano di Torre San Vincenzo (via San Vincenzo 2). Saranno eventi gratuiti, della durata di circa 90 minuti (a partire dalle 18.30), aperti alla città e pensati per approfondire, con un linguaggio chiaro e divulgativo, i temi più attuali della ricerca.

Per presentare l’iniziativa, abbiamo intervistato Paola Minale, specialista in allergologia e immunologia e presidente dell’Associazione Amici del Festival della Scienza.

– Come nasce questo ricco palinsesto di incontri?
«Questo progetto è il frutto della proficua collaborazione con il Comitato scientifico del Festival della Scienza, presieduto da Carlo Ferdeghini, che mi ha agevolato nel contatto con i membri del comitato, scienziati di altissimo profilo in molteplici settori. A ciò si è unita l’esigenza di connettere questi saperi al mondo medico. La ricerca scientifica odierna, infatti, è sempre più interdisciplinare: fisici, informatici e matematici lavorano in team per raggiungere traguardi rilevanti anche in ambito biomedico. Il nostro obiettivo è creare un canale di comunicazione tra questi mondi, rendendo accessibili le informazioni anche ai non addetti ai lavori».

– Lo spirito è quello del Festival della Scienza: appuntamenti di altissimo livello, ma con un approccio divulgativo, accessibile.
«Assolutamente. L’intento è tradurre temi di grande complessità in un formato accessibile a un pubblico curioso, calando i concetti nella realtà quotidiana. La scelta di inaugurare il ciclo con le neuroscienze non è casuale: in un’epoca dominata dal dibattito sull’intelligenza artificiale, è fondamentale comprendere che questa tecnologia è, in primis, uno specchio del nostro cervello. Sebbene l’IA stia vivendo un’evoluzione esponenziale, il suo studio ci offre informazioni preziose sul funzionamento della mente umana. Analizzare il tema da una prospettiva biologica offre una chiave di lettura diversa, forse più concreta e certamente più vicina alla nostra realtà medica».

Paola Minale

– Come si svolgeranno gli incontri?
«Ogni appuntamento avrà una durata di circa un’ora e mezza. La struttura prevede una relazione introduttiva seguita da un ampio spazio dedicato al dibattito. Vogliamo favorire l’interazione diretta con i relatori, per stimolare un confronto aperto e creare un vero canale di comunicazione con il pubblico».

– Qual è il focus dell’Associazione Amici del Festival della Scienza, di cui lei è presidente?
«L’Associazione è nata storicamente per affiancare il Festival, con la missione di favorire l’integrazione tra l’offerta scientifica e il tessuto cittadino. Questo rimane il nostro ruolo cardine, che ci porta a organizzare eventi e incontri durante tutto l’anno. Il Festival, per sua natura, ha un limite temporale definito, condensato in dieci giorni. Chi non può partecipare in quel frangente, perde l’occasione. Questa iniziativa, invece, offre l’opportunità di un dialogo diretto e costante con personalità di rilievo del mondo scientifico».

– In questo contesto, Montallegro ha risposto presente.
«Siamo estremamente grati a Montallegro per aver messo a disposizione questi spazi. La sensibilità e la generosità di Francesco Berti Riboli sono note. La sede non è solo prestigiosa, comoda e facilmente raggiungibile; essa rappresenta la sintesi ideale tra l’aspetto medico, quello scientifico e quello artistico, data la costante attenzione della proprietà per il dialogo con la cultura. Questa per noi è un’opportunità straordinaria».

Il programma degli incontri definiti (a oggi).

2025
• 20 novembre – Le basi neurofisiologiche dell’intelligenza / Relatore: Fabio Benfenati.
• 4 dicembre – Il sonno nelle età della vita / Relatore: Lino Nobili.

2026
• 14 gennaio – Il cervello sociale / Relatore: Francesco Papaleo.
• 22 gennaio – Ascoltare l’universo / Relatore: Gianluca Gemme.
• 12 febbraio – La medicina computazionale nella sanità del futuro / Relatore: Antonio Uccelli.
• 19 marzo – 10 classici della scienza / Relatore: Davide Peddis.
• 16 aprile – La matematica nelle scienze sociali / Relatore: Roberto Lucchetti.
• 8 maggio – Terremoti e maremoti in Liguria / Relatore: Stefano Solarino.

Il ciclo proseguirà con altri appuntamenti in corso di programmazione.