Cosa evitare a tavola per la salute del cuore
Grassi saturi, sale nascosto e zuccheri: la specialista svela le principali insidie per il sistema cardiovascolare
Cuore al centro
La salute del nostro sistema cardiovascolare è strettamente legata alle scelte che compiamo ogni giorno a tavola. L’alimentazione rappresenta uno dei principali fattori di rischio modificabili, capace di influenzare peso corporeo, pressione arteriosa e livelli di infiammazione. Per capire quali siano i comportamenti da evitare per proteggere il nostro cuore, abbiamo intervistato Giulia Lungonelli, specialista in nutrizione clinica dello staff Montallegro.
«Il modo in cui ci nutriamo è il miglior farmaco preventivo o, al contrario, la principale causa di rischio. Uno dei primi errori da non commettere è l’abuso di acidi grassi saturi o trans, presenti nelle carni rosse, negli insaccati e in molti cibi processati industrialmente. Questi grassi, infatti, contribuiscono all’aumento del colesterolo (Low-Density Lipoprotein), il cosiddetto “colesterolo cattivo”, principale responsabile della formazione delle placche aterosclerotiche» spiega Lungonelli.
Un altro nemico silenzioso è il sale, non tanto quello che usiamo in cucina, quanto quello “nascosto” in snack e prodotti confezionati. «L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia un consumo massimo di 5 grammi di sale al giorno, ma la maggior parte delle persone ne assume più del doppio in modo inconsapevole. Questo eccesso contribuisce all’ipertensione, una delle minacce più serie per il cuore».
«Altrettanto dannoso è l’abuso di zuccheri semplici, che favorisce l’aumento di peso, l’insulino-resistenza e l’acuirsi dei processi infiammatori. Allo stesso modo, abitudini come saltare i pasti o mangiare in modo distratto portano a un involontario aumento dell’apporto calorico».
Infine, la dottoressa Lungonelli mette in guardia da un mito diffuso: «Si è spesso detto che un bicchiere di vino al giorno faccia bene al cuore, ma oggi sappiamo che non esiste una quantità di alcol sicura per la salute cardiaca».