L’urologo riceverà il massimo riconoscimento nazionale in ambito urologico in occasione del Congresso Nazionale degli Urologi



Giuseppe Martorana, rinomato urologo, riceverà il prestigioso premio Roth, il massimo riconoscimento nazionale nel campo dell’urologia, conferito dalla Società Italiana di Urologia (SIU). La cerimonia di premiazione avverrà a Roma, sabato 7 ottobre, in occasione del Congresso Nazionale degli Urologi.
Giuseppe Martorana, professore emerito dell’Alma Mater, già Presidente della Società Italiana di Urologia, legato a Montallegro da una collaborazione ultra decennale, sarà premiato dal suo successore, il professor Eugenio Brunocilla, mentre uno dei suoi allievi, il professor Riccardo Schiavina, sintetizzerà i passaggi più significativi dei contributi forniti nei quasi trent’anni bolognesi dal prof. Martorana affinché “la clinica urologica si distinguesse in Italia e all’estero come una realtà clinica e di ricerca avanzata, capace di anticipare i tempi e condurre, da protagonista, passaggi epocali come quello dalla diagnostica tradizionale a quella dell’imaging e poi quello dalla chirurgia ‘a cielo aperto’ a quella mininvasiva, laparoscopica e robotica”.

– Innanzitutto, complimenti per questo prestigioso riconoscimento.
«Lo accolgo con grande soddisfazione. È un riconoscimento importante, assegnato alla carriera e a chi, in qualche modo, ha inciso sulla storia dell’urologia italiana.
Apprezzo particolarmente il format, che vedrà un mio allievo impegnato a sintetizzare alcuni degli insegnamenti appresi. Questo ha un significato simbolico molto importante».

– Il ruolo accademico è centrale nella sua storia. Quale insegnamento ha voluto trasmettere con più forza ai suoi allievi?
«Sapere, saper essere, saper fare: è una triade essenziale ma non semplice da mettere in pratica.
Bisogna essere bravi in sala operatoria così come attenti nella ricerca. Ma se poi non si è bravi nelle relazioni, si è incompleti. Per esempio, il problema della successione è spesso sottostimato. Un buon professore deve essere un buon maestro, capace di formare i suoi allievi».

– L’urologia è oggetto di continua ricerca e nuovi traguardi. Quali saranno i prossimi scenari?
«Non posso non citare la robotica. Una tecnica spesso definita mini-invasiva, ma che preferisco chiamarla di precisione, che è diverso. La precisione che si riesce a raggiungere grazie a questa tecnica è eccellente, soprattutto per l’ingrandimento della visuale e la totale assenza di tremolio del braccio robotizzato. I rischi di errore diminuiscono e la precisione chirurgica aumenta. Ma ci sono altre prospettive molto interessanti. Per esempio, l’adenoma prostatico oggi è operato con il laser e sono previste ulteriori innovazioni tecnologiche. Di fatto, l’intervento alla prostata diventerà un po’ come quello di cataratta: un’operazione di un quarto d’ora che non lascerà alcuno strascico».

– Ci sono studi o progetti ai quali si sta dedicando?
«Non li seguo in prima persona, ma trovo molto interessanti gli studi in corso a Bologna che riguardano la valutazione tridimensionale degli organi, con il supporto dell’ingegneria. La robotica già permette una visione tridimensionale: questi studi porteranno a un ulteriore miglioramento.».

– A “guidare” la macchina dovrà sempre esserci l’uomo.
«Senza dubbio. Vorrei però sottolineare un aspetto. La curva di apprendimento per eseguire una laparoscopia è molto lunga. Occorrono almeno 40-50 interventi prima di diventare veramente bravi. Con la robotica l’apprendimento è sensibilmente più veloce. Questo è un vantaggio trasversale, perché il maestro può insegnare a più giovani e più velocemente».

– Un ultima domanda. Si ricorda il primo ingresso in Montallegro?
«È passato tanto tempo, visto che è avvenuto alla metà degli anni Settanta. Montallegro per me è stata e rimane una casa dove ho passato tanto tempo; e che ancora oggi frequento facendo ambulatorio tutte le volte che torno a Genova».

Giuseppe Martorana – La biografia
Professore Emerito di Urologia presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
Laureatosi a Catania nel 1970 e specializzatosi a Genova, in Urologia, nel 1973, ha percorso le tappe principali della sua carriera sotto la guida del Prof. Giuliani, presso l’Università degli Studi di Genova.
Nel 1981 diventa Professore Associato.
Nel 1994 diventa Professore Ordinario e “chiamato”, nello stesso anno, dall’Università di Bologna. Dal 1995 al 2016 ha diretto la Clinica e la Scuola di Specializzazione in Urologia.
È esperto di Urologia Oncologica.
Promotore e co-fondatore, nel 1990, della SIURO (Società Italiana di Urologia Oncologica), ne è stato Presidente dal 2002 al 2005 e dal 2009 al 2012.
Fondatore e Presidente della SAMUR ODV (Studi Avanzati malattie Urologiche) organizzazione di volontariato e di ricerca scientifica.
È stato membro della commissione “strategy planning office” della Società Europea di Urologia (EAU).
È stato Direttore del Centro di Ricerca Interdipartimentale Unibo per la Tutela della Salute Sessuale (CISS).
È stato Presidente del Collegio dei Professori Ordinari di Urologia.
È stato Presidente della Società Italiana di Urologia.
Promotore di tecnologia avanzata come la laparoscopia e la chirurgia robotica in Urologia.
Ha diretto il Master Universitario di II° livello di “Chirurgia Urologica Robotica”.
È Presidente del Collegio dei Probiviri della SIU.
È Coordinatore del Comitato della Storia dell’Urologia Italiana della SIU.

Ha scritto “i quaderni di urologia” libro per studenti di Medicina e Chirurgia (Clueb Edizioni 2003).
Ha coordinato, in qualità di Segretario del Collegio, “Manuale di Urologia e Andrologia” libro rivolto agli specializzandi in Urologia (Pacini Editore-2009)
Nel 2016 ha convertito la lectio, svolta in occasione del suo pensionamento (2016). in una versione cartacea e pubblicata l’anno successivo “Come è cambiata l’Urologia negli ultimi 20 anni” (Petruzzi Stampa 2017).
Nel 2021, come tributo al suo maestro, il prof Giuliani, ha pubblicato con BUP “l’uso dell’intestino in Urologia-ricostruzione storica attraverso i disegni di Luciano Giuliani”

Si è “è divertito” a scrivere alcuni altri libri a sfondo urologico:
“il manpower urologico” sugli sbocchi professionali degli urologi (Clueb Edizioni 2003).
“da Zecchino alla Moratti” raccolta/archivio dei concorsi di urologia periodo 1999-2006 (Clueb Edizioni 2003).
Appassionato di arte moderna, è anche un buon giocatore di golf.

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Redazione