È tempo di bilanci per Montallegro. L’anno che sta per concludersi ha visto la struttura genovese protagonista di importanti interventi, tanto sul fronte tecnologico quanto su quello architettonico e impiantistico. A tracciare il quadro delle attività svolte è Maura Donato, coordinatore di manutenzione, logistica e appalti, che ha supervisionato una serie di cantieri complessi, condotti garantendo sempre la piena continuità assistenziale.

La rivoluzione tecnologica: nuove RM e TC

La nuova TC Revolution Maxima

Se il 2025 si era aperto con l’entrata a regime della nuova risonanza magnetica ad alto campo Philips MR 5300, l’anno si chiude con un ulteriore, significativo investimento per il potenziamento diagnostico. Proprio in questi giorni sono in corso le fasi finali di installazione della nuova TC Revolution Maxima: un tomografo a 128 strati dotato di tecnologie di intelligenza artificiale, che garantirà maggiore comfort al paziente e immagini ad altissima risoluzione, con fondamentali ricostruzioni per una definizione diagnostica se pur più accurata.I due investimenti tecnologici sono stati accompagnati da un profondo intervento di riqualificazione degli spazi di accettazione e attesa dedicati agli ambulatori situati al piano terra (completato nel 2024) e al piano -1 di Villa Montallegro (concluso nella primavera 2025). A guidare questo passo verso l’umanizzazione degli ambienti di cura è stato chiamato nuovamente l’architetto Giulio Bertagna, esperto di Perceptive Color Design.

Spazi di accettazione e attesa Laboratori -1 Villa Montallegro

«Gli interventi hanno interessato pavimentazioni, controsoffitti, sistemi di illuminazione e sedute e si distinguono anche per la finitura delle pareti caratterizzata da forme grafiche e cromie studiate specificamente dall’architetto» spiega Maura Donato. Sono quelle che lo stesso professionista definisce “configurazioni percettive”, ossia elementi capaci di «costruire una via di fuga, aprendo uno squarcio nella parete, ma ostacolandolo al tempo stesso per stimolare la fantasia».

Villa Rosa: una nuova concezione dell’accoglienza

Se la tecnologia ha dominato la scena in ambito diagnostico, l’estate 2025 è stata cruciale per gli interventi strutturali presso Villa Rosa, dove si è scelto di dare priorità assoluta alla rifunzionalizzazione delle aree dedicate all’utenza. I lavori hanno modificato radicalmente la percezione degli spazi.

Sala accettazione piano terra di Villa Rosa

«Abbiamo attuato una revisione completa del layout al piano terra di Villa Rosa» sottolinea Maura Donato. «L’intervento ha trasformato la fruibilità delle aree comuni: il vecchio atrio è stato convertito in una spaziosa sala d’attesa, mentre il bancone di accettazione è stato completamente riprogettato e ricollocato. Questo ci ha permesso di creare un ambiente moderno, luminoso e decisamente più accogliente per i pazienti e i visitatori».

Significativo anche il passo avanti nella comunicazione interna: «Abbiamo implementato una rete di monitor informativi nei punti strategici, per garantire all’utenza una comunicazione chiara, puntuale e continua».

Parallelamente al restyling per il pubblico, le strutture di Montallegro sono state oggetto di interventi impiantistici mirati alla sicurezza. «In particolare, stiamo ultimando l’estensione della rete idranti (Naspi) a copertura dell’intero edificio, un passaggio fondamentale per l’estensione del certificato di prevenzione incendi agli spazi ambulatoriali».

Prospettive per il 2026

«Partiremo già a gennaio con un importante aggiornamento infrastrutturale: il rifacimento completo della rete Wi-Fi e dei cablaggi in fibra ottica» annuncia Maura Donato.
In tarda primavera è previsto l’avvio del cantiere per l’ampliamento del blocco operatorio, con la costruzione di una nuova centrale di sterilizzazione e nuovi magazzini: un volume tecnico di oltre 70 metri quadrati che comporterà una riorganizzazione logistica degli spazi esterni. L’intervento sarà completato dalla realizzazione di una nuova sala riunioni vetrata, (dunque in stile con gli spazi dedicate palestre riabilitative per i degenti, al quarto piano di Villa Montallegro).