Sabato 15 e domenica 16 novembre 2025 torna a Genova Maledetti Architetti, due giorni di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite dedicate all’architettura del Novecento. Giunta alla quinta edizione, la manifestazione è promossa dal Comune di Genova e dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova – che ha affidato il coordinamento staff scientifico-divulgativo a Jacopo Baccani – con l’obiettivo di raccontare contrasti e capolavori del secolo scorso attraverso alcuni degli edifici più iconici della città. Un evento che gode del sostegno di Montallegro.

Con un titolo volutamente provocatorio – che richiama il celebre pamphlet di Tom Wolfe – “Maledetti Architetti” riflette sull’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del Novecento: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni e polemiche, ma anche di fascinazione, amore e rinnovata curiosità. L’edizione 2025 intreccia numerose ricorrenze significative: i sessant’anni della Sopraelevata Aldo Moro e della centrale solare di Sant’Ilario, i novant’anni della Camionale, il centoventesimo anniversario della nascita di Ignazio Gardella e dell’inaugurazione della stazione Brignole, il ventennale della scomparsa di Claudio Andreani e e i sessant’anni dalla morte di Enzo Bifoli.

In questo quadro, la Sopraelevata Aldo Moro diventa il filo conduttore dell’intero programma. Un’infrastruttura simbolo, amata e contestata, che attraversa la città e ne incarna la tensione verso la modernità. Seguendo il suo tracciato, il percorso esplora edifici e luoghi che le sorgono accanto o che da essa si possono scorgere, invitando a guardare Genova da una prospettiva inedita, dinamica e contemporanea.

Nove luoghi, firmati da progettisti più o meno noti, sono i protagonisti di un itinerario condotto da una squadra di architetti e cultori della materia, che ne svelano curiosità, segreti e particolarità. Le visite si svolgono su turni, con prenotazione obbligatoria da effettuare tramite la piattaforma Eventbrite.

I luoghi aperti nel weekend
• Chiesa di Santa Maria della Vittoria (Cesare Fera e Luciano Grossi Bianchi, 1961-65)
• Palazzo Lancia (Mario Angelini e Giuseppe Narizzano, 1934)
• Sopraelevata “Aldo Moro” (Fabrizio De Miranda e altri, 1962-65)
• Dipartimento di Economia (Aldo Luigi Rizzo, 1990-96)
• Palazzo Flotta Lauro (Robaldo Morozzo della Rocca, 1948-50)
• Piazzetta Jacopo da Varagine (Lorenzo Castello e Cesare Scoccimarro, 1948-55)
• Dipartimento di Architettura e Design (Ignazio Gardella e Luciano Grossi Bianchi, 1977-92)
• Piazza De Ferrari (Autori vari, 1890-1991)
• Palazzo SIAT (ex BPN) (Luigi Vietti, 1959-60)

Gli eventi collaterali
Completeranno il programma tre eventi collaterali e un tour guidato:

Bifoli qua, Biffoli là, omaggio all’eclettico artista e architetto Enzo Bifoli, con una selezione di disegni conservati al Centro DOCSAI.
Carlo Felicissimo – La mostra dei modelli ritrovati, a cura di Valter Scelsi per il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova, con l’esposizione dei modelli lignei originali del progetto per la ricostruzione del Teatro Carlo Felice, restaurati e presentati per la prima volta dopo decenni.
• Apertura della Centrale solare di Sant’Ilario presso l’Istituto Agrario Marsano, la prima centrale termoelettrica a energia solare al mondo ideata dal fisico Giovanni Francia.
Genova su ferro, un tour che invita a riscoprire la città attraverso uno dei suoi fili conduttori più affascinanti: la rete ferroviaria e metropolitana.

A conclusione della manifestazione, sabato 22 e domenica 23 novembre, il post-evento condurrà il pubblico tra le scogliere di Nervi e Bogliasco alla scoperta di Domus Mare, la casa-studio progettata negli anni Cinquanta da Claudio Andreani e Marcella “Mare” Colombo, luogo sospeso tra arte, architettura e vita quotidiana, aperto eccezionalmente per l’occasione.