È iniziata l’ottava stagione consecutiva dell’Iren Genova Quinto nel massimo campionato nazionale di pallanuoto. Unico club a rappresentare la città di Genova in Serie A1, il team biancorosso ha iniziato il suo percorso con una vittoria a Ortigia e un pareggio casalingo – con sconfitta ai rigori al termine del tempo regolamentare – contro la Roma Vis Nova. In questo contesto di ambizione sportiva, si rinnova e si rafforza la partnership con Montallegro che, per il secondo anno consecutivo, sostiene una delle più importanti realtà sportive del territorio. Per analizzare obiettivi e valori del club, abbiamo incontrato il presidente, avvocato Giorgio Giorgi.

– Presidente, partiamo dalla scorsa stagione. Che bilancio si può tracciare?
«È stata una stagione decisamente positiva per molteplici ragioni. La prima squadra ha raggiunto una salvezza non scontata nella massima categoria e quasi tutte le formazioni giovanili sono arrivate alle finali nazionali. Il nostro vero “dividendo” è misurare quanti talenti del vivaio riusciamo a inserire stabilmente in prima squadra ogni anno».

– Il settore giovanile è quindi il vero polmone della società. Quanti atleti “cresciuti in casa” compongono la rosa attuale?
«Nell’ultima partita, complice un infortunio a un titolare, avevamo in squadra nove quindicesimi provenienti dal nostro vivaio. A regime, saranno otto. Credo sia un dato che ci rende unici nel panorama della Serie A1 e che rappresenta per noi una grande soddisfazione».

– Oltre a nutrire la prima squadra, le giovanili hanno raggiunto traguardi di prestigio?
«Tutte le nostre squadre giovanili hanno raggiunto le finali nazionali, la “Final Eight”, che raggruppa le migliori otto formazioni d’Italia. A questo si aggiungono le eccellenze individuali: due ragazzi hanno partecipato ai Mondiali e un nostro atleta Under 16 si è laureato Campione d’Europa con la nazionale. In ogni squadra abbiamo giovani che sono un punto di riferimento a livello nazionale».

– Essere l’unica squadra di Genova in Serie A1 è più un onore o un onere?
«È un grande onore, che sentiamo fortemente. Sentiamo l’amicizia dei nostri sponsor – tra cui spicca Montallegro – e il sostegno delle istituzioni. Questa vicinanza aiuta il gruppo dirigente, composto da volontari e motiva i ragazzi che percepiscono la considerazione di cui gode la società».

– Qual è l’obiettivo per la stagione appena iniziata?
«L’obiettivo principale è una salvezza tranquilla, che ci permetta di dare sempre più spazio ai giovani. Una volta raggiunto questo traguardo, la classifica al centro è corta: non escludiamo di puntare ai playoff, come accaduto due anni fa quando siamo arrivati a disputare la Coppa LEN. Per le giovanili, l’obiettivo è confermarsi ai vertici in Liguria e raggiungere nuovamente la Final Eight nazionale».

– La partnership con Montallegro giunge al suo secondo anno. Qual è il suo valore aggiunto?
«È una partnership di grande soddisfazione e non lo dico in modo formale. Tutto ciò che si lega alla salute e al benessere si sposa perfettamente con la vita di uno sportivo. Inoltre Montallegro non è uno sponsor qualunque: a Genova è un nome prestigioso. Avere il suo sostegno significa essere considerati una realtà seria e di valore».

– La medicina dello sport ha fatto passi da gigante. Come è cambiato l’approccio alla preparazione nella pallanuoto?
«L’approccio è cambiato radicalmente su due fronti. Il primo è il rapporto con l’alimentazione: non si tratta più solo di “mettere calorie nel motore”, ma di curare una dieta che ottimizzi la prestazione e il benessere generale. Il secondo fronte è l’attenzione alla biomeccanica e a una preparazione fisica mirata a prevenire gli infortuni».