Nel Teatro della Gioventù, attualmente hub vaccinale gestito dal punto di vista sanitario da Montallegro, si è svolta una riunione preparatoria alla verifica di certificazione qualità (ISO 9001) della casa di cura che si terrà giovedì 28 ottobre. La certificazione di qualità ISO 9001 è una norma internazionale che attesta la qualità dell’azienda, ed è uno strumento essenziale per le imprese che intendono migliorare la propria produttività e la propria presenza sul mercato.

Dopo l’introduzione dell’a.d. di Montallegro Francesco Berti Riboli, si sono svolte le relazioni di Roberto Tramalloni e di Luca Spigno sulle situazioni legate alle procedure di assistenza sanitaria per Pazienti chirurgici in regime di ricovero e ambulatoriali, sulla base delle varie istruzioni operative sul rischio clinico e sull’operatività in ambito chirurgico.

All’incontro hanno partecipato, con la direzione sanitaria, i medici anestesisti e la farmacista  di Montallegro, la responsabile del Servizio di prevenzione e protezione  le coordinatrici IP generale, IP in sala operatoria, le caposala del blocco operatorio per chirurgia maggiore, del reparto operatorio per chirurgia a media e bassa complessità e dei piani di degenza, il personale operante nel blocco operatorio per chirurgia maggiore e nel reparto operatorio per chirurgia a media e bassa complessità.

Rischio clinico ed eventi avversi

Il rischio clinico è definito come “la possibilità che il Paziente sia vittima di un evento avverso, cioè subisca un qualsiasi danno o disagio – imputabile alle cure mediche prestate, anche se in modo involontario – che causi un peggioramento delle condizioni di salute o la morte”. Il risk management è perciò l’insieme dei comportamenti adottati per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del Paziente.

Si definisce “evento avverso” un avvenimento inatteso, non intenzionale e indesiderabile, correlato al processo assistenziale, che comporta un danno al Paziente. L’evento avverso può essere prevenibile o non prevenibile: un errore è un evento avverso prevenibile. Gli eventi avversi possono derivare da diverse tipologie di errore (come alla somministrazione dei farmaci nel corso di intervento chirurgico, nell’utilizzo di apparecchiature, nella tempistica di esecuzione).

La relazione del dottor Luca Spigno

In Montallegro l’Unità di Gestione del Rischio (UGR) è composta dal direttore sanitario, dai vicedirettori sanitari, dalla coordinatrice infermieristica generale e dalle coordinatrici infermieristiche in degenza e per le attività chirurgiche.

Uno dei principali rischi clinici in ambiente ospedaliero sono, come è noto, le infezioni nosocomiali. Per questo motivo, Montallegro, oltre all’UGR, ha individuato una sottocommissione che si occupi specificamente di questo problema istituendo già nel gennaio 2002 il Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere,

I protocolli di Montallegro

Per evitare i vari rischi clinici sono stati stilati precisi protocolli che comprendono le misure preoperatorie (preparazione del Paziente, preparazione dell’équipe chirurgica, eventuale gestione del personale sanitario colonizzato o infetto) le misure intraoperatorie (sistemi di ventilazione, pulizia e disinfezione dell’ambiente, campionamento microbiologico ambientale, sterilizzazione degli strumenti chirurgici, indumenti e teli chirurgici, asepsi e tecniche chirurgiche, medicazione della ferita), ma anche l’accesso e l’uscita del perfsonae dalle camere di degenza.

Per quanto riguarda la sala operatoria i protocolli prevedono una precisa check list per la sicurezza e il monitoraggio biologico ambientale del blocco operatorio per chirurgia maggiore e terapia intensiva.

Sono ovviamente considerati in quest’ambito la gestione del rischio clinico con attività relative alla salvaguardia del paziente (dall’utilizzo del bracciale identificativo, all’identificazione in ogni fase del paziente, alla valutazione e prevenzione delle cadute, al trasporto dei pazienti all’interno della struttura).

I protocolli adottati in Montallegro prevedono con precisione anche le misure per la gestione dell’emergenza sanitaria, cioè tutte quelle situazioni in cui il Paziente manifesta un improvviso aggravamento delle condizioni cliniche. È coinvolto in questa attività il Servizio di guardia medica interna, attivo h24 (che gestisce qualunque emergenza riguardante non solo i degenti, ma anche pazienti ambulatoriali o visitatori) e il monitoraggio riguarda la degenza, la diagnostica per immagini, gli ambulatori e il centro di fisioterapia.

Nella gestione dell’emergenza sanitaria sono anche compresi protocolli precisi bdi primo soccorso, con attribuzione di responsabilità al medico di guardia o allo specialista.

Da due anni sono in vigore protocolli anche per la gestione dell’emergenza sanitaria in relazione al Sars Cov 2 (o Covid 19)-

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