La ricerca farmacologica ha compiuto passi da gigante nel trattamento del diabete, introducendo molecole che non solo controllano efficacemente la glicemia, ma offrono anche una protezione significativa per il cuore. Questi nuovi farmaci rappresentano una vera e propria rivoluzione nell’approccio terapeutico alla malattia, guardando al paziente nella sua totalità. Lo abbiamo chiesto a Carlotta Meirana, farmacista, responsabile procurement e componente del Quality Team di Montallegro.

«Le nuove classi di farmaci per il diabete conferiscono un importante beneficio cardiovascolare, agendo favorevolmente sui principali fattori di rischio. Molecole come la semaglutide e la tirzepatide sfruttano il sistema delle incretine, ossia un meccanismo fisiologico basato su ormoni prodotti dall’intestino. Questi farmaci potenziano la secrezione di insulina e sopprimono quella di glucagone in maniera glucosio-dipendente, ovvero solo in risposta a un rialzo dei livelli glicemici».

La dottoressa Meirana illustra poi le formulazioni disponibili e il duplice vantaggio di queste terapie.
«La semaglutide è disponibile sia in formulazione orale quotidiana sia come iniezione sottocutanea settimanale, mentre la tirzepatide è attualmente disponibile solo per somministrazione sottocutanea. Agendo sui recettori del sistema incretinico, queste terapie – associate a un corretto stile di vita – permettono non solo un eccellente controllo glicemico, ma anche una significativa riduzione del peso corporeo, un fattore chiave per la salute cardiovascolare».