Con questa intervista continuiamo la pubblicazione di alcuni articoli inediti scritti da Mario Bottaro, scomparso dopo una lunga malattia lo scorso 3 giugno, che per molti anni ha curato la comunicazione di Montallegro.

Nell’ambulatorio di gastroenterologia di Montallegro, al primo piano di Villa Chiara, il dottor Paolo Massa incontra un paziente e risponde alle sue domande e ai suoi dubbi.

– Dottore, ho 37 anni e lamento da tempo digestione particolarmente laboriosa, con episodi di bruciore di gola e cavo orale, specie al risveglio.
«Ha fatto qualche esame specifico?»

– La ricerca degli anticorpi anti Helicobacter sul sangue è risultata positiva. Mi è stato detto che questa potrebbe esserne la causa. Cosa ne pensa?
«Riterrei scarsamente influente questa positività nell’origine dei suoi disturbi. L’Helicobacter pylori è un batterio che s’insedia nello stomaco e può essere causa di ulcere duodenali e gastriche. Ma è anche vero che nella maggior parte dei casi i soggetti con questa positività non accusano né sintomi né disturbi. Occorre inoltre sottolineare come la positività degli anticorpi anti Helicobacter Pylori possa essere valutato quale espressione di avvenuto contatto con il germe e non di attuale presenza del germe stesso: per stabilirne la presenza attuale occorre eseguire ricerca su feci o test sul respiro o biopsie sullo stomaco».

– E allora quale potrebbe essere la causa dei miei problemi?
«Da un punto di vista strettamente clinico il suo disturbo potrebbe più verosimilmente essere collegabile a reflusso gastroesofageo. Questa malattia colpisce tra il 10 e il 20% degli europei e presenta i sintomi da lei descritti, dovuti al contatto tra i succhi gastrici e la parete dell’esofago. È fisiologico che, dopo mangiato per esempio, ci sia un passaggio di acido dallo stomaco all’esofago, ma se la durata di questi episodi e la loro frequenza aumenta eccessivamente, ci troviamo di fronte a una malattia che va diagnosticata e curata».

– Devo sottopormi a qualche esame?
«Certamente una gastroscopia ci può essere di aiuto, sebbene i disturbi digestivi che lei lamenta, definibili come dispeptici, potrebbero essere ascrivibili ad altre patologie della sfera gastrointestinale o epatobiliopancreatica, ma anche a manifestazioni extradigestive».

– La gastroscopia è un esame fastidioso come si dice?
«L’indagine prevede l’inserimento del gastroscopio, cioè una sonda flessibile del diametro di circa un centimetro dotata di una telecamera e di una luce bianca, per visionare l’interno dell’esofago, dello stomaco e la prima parte dell’intestino tenue o duodeno. Una preparazione molto semplice e una lieve sedazione rendono l’esame decisamente tollerabile».

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Redazione