Il percorso di un paziente che affronta una significativa perdita di peso, spesso a seguito di un intervento di chirurgia bariatrica, ovvero in seguito a dieta assistita anche farmacologicamente, è un cammino di profonda trasformazione. Si conquistano una salute migliore e una nuova qualità di vita, ma a questo importante traguardo si accompagna frequentemente una nuova sfida: la gestione della cute in eccesso. Ne parliamo con Mario Prandi, specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, che abbiamo incontrato in Montallegro che ha scelto per la sua attività chirurgica in libera professione.

«Le condizioni di vita dopo un intervento di chirurgia bariatrica e il conseguente calo ponderale sono decisamente migliori. Con la riduzione del peso, diminuiscono tutte le comorbilità, ovvero l’ipertensione arteriosa, il diabete, i dolori articolari. È a questo punto che il paziente arriva alla chirurgia plastica, in questo caso una chirurgia ricostruttiva, di rimodellamento. Con il dimagrimento, si ha infatti uno svuotamento del mantello adiposo e quindi la cute risulta in eccesso» spiega Prandi.

L’obiettivo dell’intervento non è puramente estetico, ma mira a risolvere problematiche concrete che impattano la quotidianità. «Intervengo come un sarto, proponendo delle cicatrici in punti occultabili con i vestiti, in modo tale da poter eliminare questi eccessi di pelle che sono sintomatici per sfregamenti, dermatiti e ingombro durante le attività fisiche» conclude Prandi.