La presenza di sangue nelle feci deve essere sempre indagata, poiché può segnalare un problema nel tratto digerente. Talvolta, però, le tracce ematiche non sono visibili a occhio nudo, ma sono individuabili solo con uno specifico test di laboratorio: la ricerca del sangue occulto nelle feci. Un sanguinamento occulto, anche minimo ma prolungato, può portare all’anemia sideropenica (carenza di ferro), una condizione che si manifesta con stanchezza, pallore e, talvolta, tachicardia, dovuta allo sforzo del cuore per compensare la ridotta ossigenazione dei tessuti.

«La positività del sangue occulto non è sinonimo di polipo. Su dieci colonscopie eseguite per un sangue occulto fecale positivo, nella metà dei casi si riscontra come causa le emorroidi. Allo stesso modo, la negatività del test non esclude affatto la presenza di polipi. Su dieci polipi che vengono asportati, otto non hanno mai sanguinato» spiega Paolo Massa, specialista in Gastroenterologia, che abbiamo incontrato in Montallegro.

Il solo esame del sangue occulto fecale, dunque, non rappresenta la prevenzione più efficace del tumore del colon-retto, oggi una delle neoplasie più comuni, ma anche tra le poche che possono essere efficacemente prevenute. La sua origine è quasi sempre legata ai polipi, lesioni benigne che, se non rimosse, possono trasformarsi in maligne.

«Il suggerimento, basato su età, familiarità ed eventuali disturbi intestinali, è di sottoporsi a una colonscopia. È l’esame più completo perché non si limita alla diagnosi: ha anche una valenza operativa che permette di asportare subito i polipi» spiega ancora lo specialista. Eppure, c’è ancora chi la evita, per paura. «I timori sono infondati. La colonscopia viene eseguita normalmente in sedazione, risulta quindi assolutamente indolore e richiede una preparazione semplice che il paziente svolge a domicilio».

Esistono alternative? «Si possono eseguire il clisma-TC o la colonscopia virtuale, ma sono procedure che non avvengono in sedazione e, soprattutto, non permettono di intervenire. Di conseguenza, in caso di riscontro di un polipo, il paziente dovrà comunque sottoporsi a una nuova preparazione e a una colonscopia» conclude Massa.