Può il reflusso gastroesofageo causare dolore toracico?
Lo specialista Manuele Furnari spiega come patologie gastroenterologiche e fattori psicologici possano simulare i sintomi di un attacco cardiaco
Cuore al centroNews
Un dolore improvviso e acuto al torace è tra i sintomi che generano maggiore allarme, poiché il pensiero corre subito a un problema cardiaco come l’infarto. Pur essendo una possibilità da escludere sempre con la massima priorità, è importante sapere che non sempre il cuore è il responsabile. Diverse condizioni, legate all’apparato digerente e persino alla sfera psicologica, possono infatti manifestarsi con una sintomatologia molto simile.
A fare chiarezza è il dottor Manuele Furnari, gastroenterologo, il quale spiega come un sintomo così allarmante possa avere origini differenti. «Patologie dell’esofago come la malattia da reflusso gastroesofageo o gli spasmi esofagei, ma anche fattori psicologici come stress e ansia, possono mimare il dolore toracico e quindi sembrare un infarto».
«Anche se esistono indizi che possono orientare la diagnosi verso una causa non cardiaca ma una genesi gastroenterologica del dolore – come la correlazione con i pasti o la presenza di bruciore retrosternale – è fondamentale dare la priorità agli accertamenti cardiologici. Le malattie cardiovascolari, infatti, presentano un rischio maggiore per la salute del paziente».
Una volta escluso il coinvolgimento del cuore, l’indagine si sposta sul fronte gastroenterologico. «Si può procedere con un accertamento come la gastroscopia o la manometria esofagea. In altri casi, come per il reflusso, può essere sufficiente un tentativo di terapia con gli inibitori di pompa protonica per confermare la diagnosi» conclude il dottor Furnari.