Estratto da IO.01san – Sistema Qualità Casa di Cura Villa Montallegro
L’attività del Servizio di cito-isto-patologia è svolto da liberi Professionisti specialisti in Anatomia patologica e da personale tecnico di laboratorio.
Modalità di consegna dei pezzi anatomici
È compito della Caposala (o di chi ne fa le veci):
– prima dell’invio del materiale al Servizio di cito-isto-patologia, accertare la corrispondenza tra l’etichetta identificativa presente sulla richiesta e l’etichetta – apposta dal personale infermieristico – sul contenitore;
– verificare la completa compilazione della richiesta dell’esame istologico in tutte le sue parti (a cura del Chirurgo: diagnosi clinica, sintesi intervento chirurgico, eventuali notizie sul pezzo asportato, notizie cliniche e note); allegando inoltre stampa della “scheda accettazione” e 2 etichette identificative Paziente a uso del laboratorio;
– compilare il “registro di carico e scarico di campioni per esami istologici e citologici” (mod.1103) apponendo l’etichetta contenente i dati anagrafici del Paziente, il reparto di provenienza, il numero dei contenitori e il nominativo dell’Anatomo-patologo destinatario;
– far trasportare il materiale presso il laboratorio interno: al momento dalla consegna verranno apposti sul modulo data, ora di invio e firma.
In caso di esami istologici intraoperatori programmati è compito della Caposala del reparto operatorio contattare, con almeno 24 ore di anticipo, i Professionisti (che fanno parte del Servizio) per l’esecuzione dell’esame.
In questo caso il materiale da esaminare verrà consegnato – dal personale del reparto operatorio – direttamente all’Anatomo-patologo, che firmerà il registro di carico e scarico (mod. 1103).
Qualora, nel corso di un intervento chirurgico, si verificasse la necessità di eseguire un esame istologico intraoperatorio non programmato, la Caposala del reparto operatorio contatterà telefonicamente il Patologo del Servizio che raggiungerà la Struttura nel più breve tempo possibile.
Il materiale biologico da esaminare viene trasportato nei contenitori in dotazione, immessi – a loro volta – nelle buste destinate al trasporto di materiale biologico (provviste di doppia tasca: una per il contenitore e una per il modulo di richiesta). Su ogni contenitore viene apposta un’etichetta recante data del prelievo e generalità del Paziente. Le buste dovranno essere collocate nell’apposito box di trasporto.
Modalità di esecuzione degli esami
ESAME ISTOLOGICO (esame istologico per inclusione semplice e esame istologico complesso (d’organo)
– Ritiro del materiale secondo le modalità riportate al § 1.2.
– Registrazione sull’agenda annuale mediante apposizione di etichetta identificativa del Paziente.
– Controllo anagrafica e controllo congruità tra materiale inviato e quanto riportato sulla richiesta.
– Attribuzione di un solo numero progressivo o più numeri in base al numero di campioni pervenuti (più prelievi nella stessa sede o diverse sedi).
– Riduzione del campioni chirurgici e biopsie secondo i protocolli (v. app. e Surgical Pathology – vol. 2 – Rosai) e posizionamento dei campioni ottenuti nelle biocassette (numerate con lo stesso numero attribuito al pezzo anatomico, seguito dall’anno e dal n.ro progressivo di campione).
– Prefissazione dei campioni in vaschetta contenente soluzione di formalina tamponata al 10%.
– Posizionamento delle biocassette nel cestello del processatore.
– Programmazione del processatore (vedi indicazioni manuale d’uso) e avvio della processazione il ciclo operativo breve dura 3 ore (per piccole biopsie) il ciclo operativo lungo dura 13 ore (per campioni di pezzi chirurgici) dopo controllo temperatura delle paraffine con termometro (non deve superare i 60°).
– A fine ciclo recupero delle biocassette dall’ultima stazione del processatore (in paraffina).
– Posizionamento sull’inclusore e inclusione in paraffina, utilizzando la biocassetta con l’identificativo del campione; durante l’inclusione deve essere a disposizione la richiesta su cui sono riportati eventuali raccomandazioni sulle modalità dell’inclusione (orizzontale, verticale etc.); in questa fase deve essere fatto il controllo del numero dei campioni riportati in richiesta e il totale delle inclusioni effettuate.
– Raffreddamento delle biocassette su apposita piastra raffreddante.
– Sgrossamento del pezzo al microtomo e ulteriore raffreddamento in freezer.
– Inserimento nel programma informativo del numero corrispondente a ciascuna inclusione e successiva stampa sulle bande smerigliate dei vetrini portaoggetti.
– Sezione al microtomo (a 3 micron di spessore) delle inclusioni.
– Posizionamento delle sezioni istologiche in bagno termostatato (a 42°C) su vetrini o vetrini polilisinati a seconda del tipo di colorazione da effettuare (ematossilina-eosina, immunoistochimica).
– Asciugatura e sparaffinatura dei vetrini in stufa a 100° per 10’.
– Colorazione (v. tabelle colorazione ematossilina-eosina).
– Asciugatura in stufa a 100° per 10’.
– Immersione in Diasolv.
– Copertura del vetrino con montante e coprioggetto.
– Lettura al microscopio e refertazione.
ESAME ISTOLOGICO ESTEMPORANEO
– Consegna del campione operatorio al Laboratorio di anatomia patologica presso il reparto operatorio, previa telefonata, dal personale della sala operatoria.
– Registrazione del campione pervenuto “a fresco” (quindi non fissato in soluzione tamponata di formalina al 10%) sull’agenda annuale con apposizione di etichetta identificativa del paziente.
– Attribuzione di un solo numero o più numeri in base al numero di campioni pervenuti (più prelievi nella stessa sede o diverse sedi).
– Riduzione del pezzo operatorio, secondo protocollo, e sistemazione sul supporto del criostato alla temperatura di -20° C.
– Raffreddamento e indurimento all’interno del criostato.
– Riduzione del campione in sezioni successivamente poste sui vetrini identificati con il numero di archivio precedentemente assegnato al campione da analizzare.
– Fissazione cellulare in alcool assoluto.
– Colorazione con diverse metodiche (metodica Diff-Quick, Papanicolau, Blu di toluidina ematossilina-eosina).
– Copertura con montante e coprioggetto e asciugatura in stufa.
– Lettura al microscopio e successiva refertazione.
– Comunicazione immediata della diagnosi alla sala operatoria, come previsto nel § 1.4.
ESAME CITOLOGICO
CITOLOGIA DEI LIQUIDI
– Registrazione e numerazione in agenda dei liquidi (urine, espettorati, liquidi di lavaggi) che pervengono in soluzione Cytolyt o “a fresco” (viene assegnato un numero per ogni campione).
– Trasferimento dei liquidi dal contenitore di trasporto, in provette – riportanti i numeri attribuiti ai campioni – per poter essere centrifugati.
– Indicazione dei numeri assegnati ai campioni sulle bande smerigliate dei vetrini.
– Centrifugazione a velocità 5 per 10’.
– Si preleva il sovranatante e si conserva nei contenitori originari.
– Si preleva il sedimento residuo.
– Si striscia il sedimento di ogni provetta sul vetrino corrispondente.
– Asciugatura dei vetrini strisciati in stufa a 100° per 5’.
– Colorazione con metodica Papanicolau, Diff-Quick, ematossilina-eosina.
– Asciugatura dei vetrini in stufa e copertura con montante e coprivetrino.
– Lettura al microscopio e successiva refertazione.
CITOLOGIA PAP TEST
– Indicazione del nome del Paziente e della data del prelievo sulla banda smerigliata dei vetrini che pervengono già strisciati e fissati con Citofix.
– Immersione in soluzione Ottix-Shaper.
– Colorazione con Metodica Papanicolau utilizzando un coloritore automatico.
– Asciugatura in stufa a 100° per 10’.
– Copertura con montante e coprivetrino.
– Lettura al microscopio e successiva refertazione.
Le procedure devono essere eseguite utilizzando idonei dispositivi di protezione in dotazione.
Modalità di consegna e archiviazione dei referti
I tempi di consegna dei referti degli esami eseguiti sono (espressi in giorni lavorativi):
– esame citologico: entro 1-2 giorni dal ricevimento;
– esame istologico per inclusione semplice (es. biopsia): entro 1-2 giorni dal ricevimento;
– esame istologico estemporaneo: entro 30’ dal ricevimento, con risposta verbale a cui segue referto scritto;
– esame istologico complesso (d’organo): entro 2-3 giorni dal ricevimento.
Qualora si rendano necessarie ulteriori procedure, vanno previsti i seguenti tempi aggiuntivi:
– prolungamento fissazione 1 giorno
– decalcificazione 1-2 giorni
– ricampionamento 1-2 giorni
– ulteriori sezioni 1 giorno
– immunocitochimica 1-2 giorni
Ogni referto istologico deve essere redatto in triplice copia di cui una verrà consegnata al Medico curante, una allegata alla cartella clinica e un’ulteriore copia custodita, unitamente al materiale preparato (vetrini e inclusioni), nell’archivio del Servizio di cito-isto-patologia.
Gestione degli esami citologici (PAP test)
Per ogni Ginecologo – utilizzatore del Servizio interno di Cito-isto-patologia – è stato istituito un registro di carico e scarico al fine di favorire la tracciabilità del campione biologico, del relativo referto e di garantire la spedizione di quest’ultimo alla Paziente che si sottopone all’esame.
Le modalità di svolgimento del processo sono:
– il Ginecologo che esegue la vista, prima dell’ingresso della Paziente, comunica all’Addetta ai servizi ambulatoriali in turno che dovrà essere eseguito l’esame citologico;
– l’Addetta provvede a indicare sul mod. 1149 (registrazione esami citologici – Pap test) il nominativo della Paziente e la data di effettuazione dell’esame;
– al termine della visita, il Ginecologo consegna il campione all’Addetta allegando richiesta relativa per laboratorio e firma il modulo (per avvenuta consegna) (sul vetrino devono essere indicati data e nominativo in carattere stampatello);
– al termine della sessione ambulatoriale (o entro la mattina seguente) il Patologo provvede al ritiro dei campioni citologici
– eseguito l’esame citologico, il Patologo invia al Ginecologo via e-mail e in forma cartacea sottoscritta il referto.
– La stampa del referto, da parte del Patologo, non è prevista solo nel caso in cui la sottoscrizione del documento avvenga tramite firma digitale (copia cartacea destinata all’archiviazione è comunque disponibile presso il laboratorio).
– Al momento della consegna dei referti da parte del Patologo, viene indicata sul mod. 1149 la data di ritiro e in seguito viene registrata la consegna al Ginecologo che appone la propria firma per ricevuta.